Titolo: Beijing Story
Autore: Tongzhi
Editore: Nottetempo
Narratore: Pietro Ragusa
Narratore: Pietro Ragusa
Pagine: 149
Prezzo: 8,49 € (ebook), 16,00 € (cartaceo)
Voto: 4/5
Puoi acquistarlo QUI. nella versione ebook, e QUI nella versione cartacea. Disponibile anche nella versione audiolibro.
Quarta di copertina:
Ultimo tango a Pechino. Nella Cina ricca e spietata degli anni recenti, un giovane capitano d'industria abituato a comprare tutto - anche l'amore di chi non lo ama -incontra un ragazzo quasi adolescente, che si prostituisce per necessità economica o forse per autopunizione, e con lui brucia per la prima volta nel fuoco di una passione erotica che cambierà la vita di entrambi. Scoppiato su internet, quasi fosse un moderno samizdat, il caso di "Beijing Story" ha conquistato i lettori di tutto il mondo, pur rimanendo in patria un testo rigorosamente clandestino. Non a caso il suo autore è costretto ancora oggi a rimanere anonimo: contro la censura di Stato, la sua figura appare fragile e potente come quella dello studente inerme di fronte ai carri armati sulla piazza Tian'anmen. Dal romanzo, Stanley Kwan ha tratto nel 2001 un film premiatissimo, Lan Yu.
Recensione di Silver:
Ormai lo sapete, mi sono data agli audiolibri, e anche questa "lettura" è stata in realtà un ascolto. Trovato per caso, mentre cercavo libri a tematica LGBT su Audible, e sicuramente influenzata dal mio amore per la cultura asiatica, non ho potuto fare a meno di aggiungere Beijing Story direttamente alla mia libreria, e non solo, l'ho iniziato praticamente subito ad ascoltare.
Cosa ha di particolare questo libro rispetto ad altri? La risposta, per chi conosce un po' la cultura asiatica, è abbastanza evidente: siamo davanti a un libro con protagonisti gay e non si tratta di quello che si definirebbe un "bromance" (ossia, una forte amicizia maschile, un affetto certamente platonico), no, siamo davanti a un romanzo erotico ambientato in Cina, dove questo genere di narrativa è assolutamente vietato. E qui si aggiunge il secondo punto particolare di questa storia: l'autore ha pubblicato il suo romanzo nel web (si pensa intorno al 1996-1997), usando uno pseudonimo per mantenere l'anonimato, ossia Tongzhi, che dovrebbe significare proprio "compagno" e, per estensione, "omosessuale". Dopo aver riscontrato molto successo come internet novel, il racconto di Tongzhi è stato tradotto in più lingue e solo nel 2009 è stato pubblicato anche in Italia, nella forma cartacea (fonte: Wikipedia).
Il romanzo è ambientato alla fine degli anni '80 e a un certo punto della storia i protagonisti sono addirittura coinvolti nella protesta di Piazza Tienanmen.
Com'è dunque questo libro?
Dico subito che mi è piaciuto molto, e che mi ha coinvolta da subito per lo stile di scrittura, asciutto, senza troppi giri di parole. Uno stile che da una parte ti porta a riflettere dall'altra è molto diretto nel raccontare la realtà così com'è, attraverso i fatti, soprattutto nella prima parte, in cui Handong è ancora un giovane uomo d'affari, attaccato ai beni materiali, ai piaceri della carne e abituato ad avere tutto ciò che desidera. Un uomo benestante che pensa di poter comprare tutto.
Il racconto resta poco romantico anche quando Handong incontra Lan Yu, un giovane studente universitario di cui sapremo sempre troppo poco. I due intraprendono una relazione puramente carnale, e piano piano scoprono di non poter fare a meno l'uno dell'altro, ma entrambi sono ben consapevoli della loro posizione nella società e, com'è tipico della cultura cinese, ognuno mantiene il suo ruolo, senza esporsi troppo. Mentre il ragazzo, però, capisce presto di amare Handong, trasmettendo al lettore tutta la sua sofferenza nel cercare di mantenere un ruolo che gli sta ormai troppo stretto e per la difficoltà nel fare una proposta inaccettabile in una società come la loro, dall'altra Handong continua a negare l'evidenza, arrivando anche a soluzioni quasi estreme.
Chi fra i due uomini alla fine soffrirà di più sta al lettore scoprirlo.
La storia d'amore è veramente coinvolgente, e si prova davvero dolore per Lan Yu. Le scene erotiche sono a tratti descrittive ma sempre molto brevi, è un genere di erotismo diverso da quello che si legge ai giorni nostri. C'è da specificare a questo punto che Beijing Story non è assolutamente un romance.
Tornando al discorso fatto prima, il romanzo è ambientato a fine anni '80 e Lan Yu è personalmente coinvolto nella protesta degli studenti a Piazza Tienanmen.
Quando ho iniziato a leggere, mi aspettavo un'ambientazione più accurata, mi aspettavo di leggere le difficoltà di essere omosessuale in un periodo storico come quello, in Cina. E se da una parte, al livello di società, questo desiderio è stato soddisfatto, dall'altra, dal punto di vista prettamente storico, mi ha un po' deluso. La scena riguardante la protesta di Piazza Tienanmen, per esempio, è brevissima e vediamo solo una sorta di retroscena del fatto.
Piccola parentesi: subito dopo questo romanzo, ho letto "La scuola della carne" di Yukio Mishima, e ho trovato elementi ricorrenti in entrambi i libri. Quindi se avete letto uno potrebbe interessarvi anche l'altro.
Beijing Story è sicuramente un romanzo che consiglio, tra l'altro è anche molto breve e scorrevole e si legge in pochissimo tempo.
Cosa ha di particolare questo libro rispetto ad altri? La risposta, per chi conosce un po' la cultura asiatica, è abbastanza evidente: siamo davanti a un libro con protagonisti gay e non si tratta di quello che si definirebbe un "bromance" (ossia, una forte amicizia maschile, un affetto certamente platonico), no, siamo davanti a un romanzo erotico ambientato in Cina, dove questo genere di narrativa è assolutamente vietato. E qui si aggiunge il secondo punto particolare di questa storia: l'autore ha pubblicato il suo romanzo nel web (si pensa intorno al 1996-1997), usando uno pseudonimo per mantenere l'anonimato, ossia Tongzhi, che dovrebbe significare proprio "compagno" e, per estensione, "omosessuale". Dopo aver riscontrato molto successo come internet novel, il racconto di Tongzhi è stato tradotto in più lingue e solo nel 2009 è stato pubblicato anche in Italia, nella forma cartacea (fonte: Wikipedia).
Il romanzo è ambientato alla fine degli anni '80 e a un certo punto della storia i protagonisti sono addirittura coinvolti nella protesta di Piazza Tienanmen.
Com'è dunque questo libro?
Dico subito che mi è piaciuto molto, e che mi ha coinvolta da subito per lo stile di scrittura, asciutto, senza troppi giri di parole. Uno stile che da una parte ti porta a riflettere dall'altra è molto diretto nel raccontare la realtà così com'è, attraverso i fatti, soprattutto nella prima parte, in cui Handong è ancora un giovane uomo d'affari, attaccato ai beni materiali, ai piaceri della carne e abituato ad avere tutto ciò che desidera. Un uomo benestante che pensa di poter comprare tutto.
Il racconto resta poco romantico anche quando Handong incontra Lan Yu, un giovane studente universitario di cui sapremo sempre troppo poco. I due intraprendono una relazione puramente carnale, e piano piano scoprono di non poter fare a meno l'uno dell'altro, ma entrambi sono ben consapevoli della loro posizione nella società e, com'è tipico della cultura cinese, ognuno mantiene il suo ruolo, senza esporsi troppo. Mentre il ragazzo, però, capisce presto di amare Handong, trasmettendo al lettore tutta la sua sofferenza nel cercare di mantenere un ruolo che gli sta ormai troppo stretto e per la difficoltà nel fare una proposta inaccettabile in una società come la loro, dall'altra Handong continua a negare l'evidenza, arrivando anche a soluzioni quasi estreme.
Chi fra i due uomini alla fine soffrirà di più sta al lettore scoprirlo.
La storia d'amore è veramente coinvolgente, e si prova davvero dolore per Lan Yu. Le scene erotiche sono a tratti descrittive ma sempre molto brevi, è un genere di erotismo diverso da quello che si legge ai giorni nostri. C'è da specificare a questo punto che Beijing Story non è assolutamente un romance.
Tornando al discorso fatto prima, il romanzo è ambientato a fine anni '80 e Lan Yu è personalmente coinvolto nella protesta degli studenti a Piazza Tienanmen.
Quando ho iniziato a leggere, mi aspettavo un'ambientazione più accurata, mi aspettavo di leggere le difficoltà di essere omosessuale in un periodo storico come quello, in Cina. E se da una parte, al livello di società, questo desiderio è stato soddisfatto, dall'altra, dal punto di vista prettamente storico, mi ha un po' deluso. La scena riguardante la protesta di Piazza Tienanmen, per esempio, è brevissima e vediamo solo una sorta di retroscena del fatto.
Piccola parentesi: subito dopo questo romanzo, ho letto "La scuola della carne" di Yukio Mishima, e ho trovato elementi ricorrenti in entrambi i libri. Quindi se avete letto uno potrebbe interessarvi anche l'altro.
Beijing Story è sicuramente un romanzo che consiglio, tra l'altro è anche molto breve e scorrevole e si legge in pochissimo tempo.
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