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Recensione: Cecità, di José Saramago

Titolo: Cecità
Autore: José Saramago
Editore: Feltrinelli
Pagine: 288
Prezzo: 6,99 € (ebook), 14,90 € (cartaceo)
Versione audiolibro: 
Narratore: Sergio Rubini (per Emons Edizioni)
Durata: 11 ore e 10 minuti

Voto: 5/5

Puoi acquistarlo QUI (ebook) e QUI (cartaceo).
O ascoltarlo con Audible. 

Quarta di copertina: 

In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione perde la vista per un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito dal male è come avvolto in una nube lattiginosa... Un romanzo fantastico giocato sulla metafora della cecità dove gli istinti bestiali, la ferocia irrazionale, la sopraffazione gratuita si rivelano i tratti tipici della natura umana.

Recensione di Silver:

A essere onesta questo romanzo non l'ho letto, ma l'ho ascoltato, ossia ho ascoltato l'audiolibro letto da Sergio Rubini, per Emons Edizioni.
Ho deciso comunque di scrivere una recensione, andando prima a stabilire cosa recensirò e come. Trattandosi di un ascolto, di certo non potrò dire nulla sulla forma o sull'impaginazione, perché questi sono particolari visivi che con un audiolibro vengono automaticamente a mancare. Non posso vedere i refusi, non posso vedere errori di impaginazione o altre cose simili. Ma ascolto, e quindi posso esprimere la mia opinione sulla mia esperienza di ascolto. Cosa mi è piaciuto? Cosa mi ha infastidita? Ci sono stati problemi tecnici? Oltre, ovviamente, a valutare il contenuto della storia, lo stile dell'autore e così via.
Faccio questa premessa non solo per questo romanzo in particolare, ma per tutte le recensioni di audiolibri che potrei scrivere in futuro.
La storia e lo stile.
Cecità è un romanzo che avevo in lista da anni, non so perché io abbia sempre rimandato, fatto è che alla fine mi sono decisa ad ascoltarlo. Per due motivi: l'ho ottenuto gratuitamente tramite Audible e poi volevo proprio testare l'ascolto dei romanzi, per capire se è qualcosa che può fare per me (sì, fa per me).
Posso subito dire è che mi è piaciuto tantissimo e che merita cinque stelline. La prima cosa che mi ha colpita è che le persone, tutti i personaggi di questo romanzo, non hanno nomi. Nessuno si presenta, nessuno si identifica. C'è il medico, c'è la moglie del medico, c'è il primo cieco, c'è la moglie del primo cieco, c'è la ragazza dagli occhiali scuri, c'è il vecchio con la benda nera, c'è il cieco armato, c'è il cieco vero, c'è il soldato, c'è il cane delle lacrime. Questo romanzo è ricchissimo di personaggi, ma nessuno ha un nome. Perché il nome non ci identifica. A identificarci sono le nostre azioni, le nostre parole e la differenza fra quello che diciamo e quello che facciamo. Non so perché di tutto ciò che avrebbe potuto impressionarmi, sia stato proprio questo particolare a colpirmi tanto. Ma è così.
Per non parlare delle descrizioni crude, a volte fin troppo realistiche, dello squallore che circonda i protagonisti. Scene violente descritte da vicino, senza risparmiare nulla al lettore. Questi non sono i punti deboli del romanzo, sono i punti forti, quelli che lo distinguono dai tanti altri che si possono leggere.
Ci troviamo davanti a un romanzo distopico, in cui di colpo l'intera popolazione perde la vista e deve imparare a sopravvivere affrontando situazioni pericolose, giorni senza cibo, settimane senza potersi lavare né cambiare di vestiti. Si scende nello squallore fisico ma anche mentale delle persone e torna a valere la legge del più forte, nel momento in cui vengono a mancare un governo con delle regole e delle punizioni per chi le infrange e una società che vede e giudica.
Ma c'è chi la vista non l'ha persa, ed è per questo che noi lettori possiamo assistere a tutto ciò che succede.
Un'altra cosa che mi è piaciuta molto è che la persona che è in grado di guidare il gruppo di ciechi protagonisti del romanzo è una donna. Una donna normalissima,  ma che deve tirare fuori tutta la sua forza interiore e fisica per aiutare i suoi amici a sopravvivere. Una donna che a un certo punto deve andare contro i propri principi, perché è questo che la costringe a fare una società senza più regole.
Il narratore.
Sergio Rubini ha fatto una lettura eccellente, ho amato il modo in cui intonava la narrazione, le battute di dialogo, come accelerava il ritmo e lo rallentava in base al testo e al momento descritto. Un'interpretazione davvero ottima, anche a lui darei cinque stelline.
La registrazione.
Purtroppo mi sono capitati alcuni capitoli (tre o quattro in tutto) in cui la registrazione terminava nel bel mezzo dell'ultima (o penultima) frase di un capitolo, che quindi restava in sospeso. È una cosa fastidiosissima, ti fa sentire come se ti fossi persa una cosa importantissima, anche se in fondo non è così. Se si pensa che è successo perfino nel penultimo capitolo, si può capire che l'esperienza di ascolto ne ha risentito un po'. Avevo pensato di togliere mezza stellina per questo motivo, ma prima di dare un giudizio definitivo ho provato a scaricare di nuovo l'audiobook (il primo lo avevo scaricato molto tempo fa) e ho notato che i capitoli sono a posto, quindi ho deciso di dare il pieno voto anche per quanto riguarda la parte tecnica.
Consiglio assolutamente la lettura di Cecità, se ancora, come me fino a poco tempo fa, non lo avete letto! È un romanzo che va sicuramente recuperato, senza rimandare oltre.


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