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Oppression: I figli degli dei - Jessica Therrien

Titolo: Oppression - I figli degli dei
Autore: Jessica Therrien
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 306
Prezzo: 4,99 € (ebook), 14,90 € (cartaceo)

Voto: 3/5

Questo ebook ci è stato gentilmente offerto da Dunwich Edizioni in cambio di una recensione onesta.

Quarta di copertina:
Elyse sa cosa significa mantenere un segreto. Lo ha fatto per tutta la vita. Due, a dire il vero. Per prima cosa, invecchia cinque volte più lentamente delle persone normali e, pur dimostrando diciotto anni, in realtà ne ha ottanta. 
Secondo, il suo sangue ha il misterioso potere di guarire. Per Elyse questi elementi non la rendono speciale. Rendono la sua vita pericolosa. Dopo la morte dei genitori, è stata attenta a custodire il segreto il più possibile e solo un’altra persona al mondo conosce la sua età e la sua abilità. 
O, almeno, così crede.

Recensione:
Avete presente gli dei greci? Zeus che squarcia il cielo con fulmini e saette, Poseidone che agita i mari con il suo tridente, Apollo che guida il carro del sole? Ecco, cancellate tutto, non è andata così. Quelle del mito non erano niente affatto delle divinità, ma persone come noi. Beh, non proprio come noi: tanto per cominciare invecchiavano molto più lentamente, ed è stato questo a dare l’illusione di immortalità, e poi avevano delle abilità speciali, differenti a seconda della famiglia d’appartenenza. 
Anche ai giorni nostri i loro Discendenti mantengono intatte le loro abilità. A seconda della loro linea di sangue, possono guarire (o avvelenare) utilizzando il proprio sangue, possono volare, possono manipolare la luce o controllare il tempo. Possono fare questo e molto altro, ma possono farlo solo in segreto, senza farsi vedere dagli umani, perché dopo la disfatta greca la loro è un’esistenza in incognito. La decisione di non palesarsi più agli esseri umani è del Consiglio, organo di governo dell’intera razza dei Discendenti e, a ben vedere, dittatura tra le più violente della storia. 
È un bello spunto, non c’è che dire. Attingere a un immaginario solido e arcinoto come quello delle divinità greche e rivoluzionarlo mettendo in risalto i suoi aspetti più favolistici, quei poteri da superumani che tanto stimolano la nostra fantasia. Non l’umanizzazione della divinità quindi, di cui è (per fortuna) ricca la produzione letteraria e teatrale dai tempi dei Greci a oggi, ma la spettacolarizzazione delle loro capacità, non necessariamente come ci sono state raccontate. 
È ciò che prova a fare Jessica Therrien in Oppression, ultima uscita di Dunwich Edizioni e primo volume di una saga che ha come protagonisti proprio gli eredi degli dei greci. 
Alla luce del tentativo di utilizzare come perno attorno a cui far ruotare tutta la storia proprio i poteri dei Discendenti, è strano rendersi conto che il vero cuore del romanzo risiede nei tratti più spiccatamente umani di Elyse, la protagonista discendente di Asclepio e col potere della guarigione, che ha vissuto da umana e tra gli umani tutta la sua per ora “giovane” vita (ha novant’anni anche se ne dimostra diciotto). È la sua paura di affezionarsi alle persone a renderla concreta, è nel suo rapporto con le poche amicizie che ha coltivato che si ritrovano righe di emozione vera e sentimenti ben più realistici del suo innamoramento lampo col belloccio di turno. In questo senso vale più mezza riga di apprensione nei confronti dell’amica Anna, ormai vecchia e malata, che pagine e pagine di osservazione minuziosa di ogni poro della pelle dell’amato William. Nella relazione d’amore tra i due Discendenti, nella sua nascita ed evoluzione e nelle scene che si sceglie di mostrare per raccontarla si nota una certa superficialità emotiva che non è invece presente nella descrizione di altri rapporti altrettanto importanti per Elyse, come quello con la già citata Anna ma anche quello con la madre adottiva Betsy o con i suoi veri genitori. Insomma, per parlare di sentimenti non c’è sempre bisogno di una storia d’amore, e un questo caso il bozzolo di solitudine di Elyse offriva l’occasione di approfondire tutto uno spettro emotivo che poteva andare ben al di là di una cotta adolescenziale. 
Sì, perché Elyse ha novant’anni ma, oltre a dimostrarne fisicamente diciotto, si comporta anche come una ragazza appena uscita dall’adolescenza. Immagino che il lento invecchiamento corrisponda anche a una lentezza generale di sviluppo psico-fisico, ma l’autrice purtroppo non si è soffermata su questo aspetto interessante e tutto ciò che sappiamo dobbiamo dedurlo dai comportamenti dei ragazzi. Tutti novantenni, ma ragazzi. Tanto da andare ancora a scuola. 
La scuola di per sé è un’aggiunta simil-potteriana che sembra messa lì col solo scopo di far vedere quanto sono fighi i poteri dei Discendenti. 
È in questo snodo centrale del romanzo, quando la storia dovrebbe aprirsi e la conoscenza ampliarsi, che arrivano le perplessità maggiori e si scopre una evidente debolezza di trama. Finché non ci si fanno domande fila tutto liscio e si arriva rapidamente a fine libro, ma se ci si ferma un momento a riflettere si nota che: 
- a che serve questa scuola? Le abilità dei Discendenti sono innate ed Elyse (che in quella scuola non è mai andata) dimostra che si possono usare senza particolare addestramento. Quanto alla parte teorica, questa le viene riassunta in una lezioncina di una manciata di minuti. Perché agli altri servono novant’anni? 
- in questa scuola insegna, tra gli altri, anche il padre del belloccio con cui Elyse inizia una relazione e fino a qui niente di strano. In problema è che questo signore ha tentato di rovesciare il Consiglio, causando una vera e propria guerra civile con tanto di morti. Ora, tra le tante cose in cui non si dilunga l’autrice non viene spiegato neanche il sistema di leggi e giustizia dei Discendenti, ma è davvero possibile che chi ha causato una rivoluzione e minacciato il Consiglio poi insegni nella loro scuola? 
- secondo l’autrice la guerra di Troia è scoppiata perché gli antenati dei Discendenti (le divinità greche) si sono palesate agli uomini. Bene, se smonti così il mito per darne una nuova versione, o ci lavori sopra e me lo spieghi per bene raccontandomi come è davvero andata secondo te oppure sei solo rimandata a settembre. 
In poche parole, Oppression è una lettura agile e veloce, anche ben scritta, per un pubblico giovane e incline agli effetti speciali. Non vi annoierete a leggerlo e la curiosità di conoscere la realtà dei Discendenti assieme a Elyse vi accompagnerà dalla prima all’ultima pagina. Ma non scavate troppo a fondo perché dietro al fumo, vivace e colorato, di arrosto ce n’è ben poco.



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