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Il momento della verità - RJ Scott

Titolo: Il momento della verità (terzo della Serie Santuario)
Autore: RJ Scott
Editore: Love Lane Books Ltd
Traduttrici: Claudia Milani e M.A. Diotta
Numero Pagine: 162
Prezzo: Euro 3,29

Voto: 3/5


TRAMA:
Beckett Jamieson scopre di essere stato adottato quando, al compimento del suo ventunesimo anno, un avvocato gli consegna una lettera della madre. Il suo vero nome è Robert Bullen. Peccato, però, che la famiglia a cui dovrebbe appartenere sia coinvolta in attività criminali della peggior specie. Robert decide di contribuire a distruggerli ma finisce in ospedale, pestato a sangue e temporaneamente cieco. Un agente del Santuario lo accompagna in una casa protetta dove potrà riprendersi.
Il dottor Kayden Summers, agente operativo del Santuario, non è per niente contento di ritrovarsi bloccato in mezzo al nulla insieme a un uomo privo di conoscenza. Quando però Beckett si sveglia, la situazione sembra peggiorare ancora, perché il giovane non si fida di lui ed è più determinato che mai a scoprire cosa nascondesse la madre, senza contare l’attrazione che nasce fra loro.

Riusciranno a superare le loro divergenze e a eliminare la minaccia rappresentata dai fratelli Bullen?

RECENSIONE:
Ed eccoci al terzo libro della serie Santuario: avevamo lasciato in sospeso la sorte del giovane Beckett,  preda della furia di suo padre e suo zio, ridotto in malo modo e salvato in extremis da Dale e Joseph, ora in cura dal dottor Kayden e in uno stato di momentanea cecità.
Ovviamente il nostro dottore non è il solito stereotipo, avendo alla base una preparazione militare, ma dovevamo aspettarcelo da un agente del Santuario.
In un primo momento Kayden trova noioso il caso che gli è stato affidato, ma una volta che il nostro Jamie riprende coscienza l’attrazione palpabile verso il ragazzo cambierà le carte in tavola e il desiderio di protezione prenderà il sopravvento.
Si passa dal presente al passato di entrambi i protagonisti, raccontando la loro storia e spiegando come Beck sia arrivato a casa Bullen.
A differenza degli altri capitoli, questo è più incentrato sul mistero e un po' meno sulla storia d'amore vera e propria, mostrandoci solo l'inizio di una relazione che probabilmente si svilupperà meglio con il tempo.

“Mi hai imprigionato qui dentro,” sbottò. Sollevò lo sguardo e
fu sorpreso nell’accorgersi di quanto bene riuscisse a vederlo.
Diavolo, era bellissimo. Giovane e bellissimo. Lineamenti decisi
e labbra piene, appena incurvate in un sorrisetto beffardo.
Capelli biondi e mossi tagliati corti e un paio di lunghe ciglia
che incorniciavano due occhi dello stesso colore dell’erba.
 “L’ho fatto per il tuo bene, ragazzino,” rispose con tranquillità
il dottore, senza smettere quel sorrisetto sardonico.
Beckett fissò lo sguardo in quegli occhi verdi e fece un passo
avanti, solo un filo d’aria a separare i loro visi. Gli si accostò
intenzionalmente finché i loro inguini non si sfiorano e poi
sussurrò: “Non sono un ragazzino. Non lo vedi?”
“Beckett…”

E come in ogni libro della serie, scopriamo un altro tassello del caso Bullen: l’autrice ci sta mostrando l’evoluzione del caso visto e vissuto da personaggi sempre diversi che però interagiscono tra loro, e fa finire ogni volume con l’inserimento della prossima coppia che sarà protagonista del volume seguente.
Questo lascia al lettore il desiderio di conoscere la storia dei nuovi arrivati e il loro coinvolgimento nella trama portante.
Personalmente ho trovato questo  terzo libro meno avvincente dei precedenti e con alcuni punti poco realistici e incoerenti, ma tutto sommato è stata una lettura piacevole, incentivata da un desiderio di scoperta di un finale che sembra ancora complesso e lontano e da una sempre ottima traduzione.

Si guardarono e Beckett si ritrovò completamente senza parole
davanti all’intensità che trapelava dagli occhi dell’altro.
Bruciavano della stessa bramosia che lui sentiva dentro di sé.
Dopo tutto quello che aveva passato negli ultimi giorni, quel
contatto avrebbe dovuto essere solo rassicurante, invece era il
momento più eccitante che avesse mai vissuto. Strana la vita!
“Sono gay,” disse piano.
“Me l’ero immaginato,” rispose Kayden con un sorriso.


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