Titolo: Nessun'altra strada
Autore: Viola Lodato
Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 209
Prezzo: 4,99 € (ebook)
Voto: 3,5/5
Trama (dal sito dell'editore): Victoria è una ragazza di ventitré anni che vive in una società
angloamericana dai tratti quasi post-apocalittici e orwelliani. Il suo
passato è costellato di eventi negativi che l’hanno segnata e che le
hanno portato via ogni cosa. Dopo aver perso tutto, finalmente riesce a
trovare qualcuno disposto ad aiutarla, un lavoro, l’amore.
Da un giorno all’altro, però, si trova nuovamente da sola e decide di
rischiare la vita pur di salvare Clay, l’uomo che ama. Victoria mette
in atto il suo piano e cerca di fuggire oltre la Manica, verso la
libertà, ma il viaggio non sarà facile come crede. Arrivata finalmente
in Francia, ciò che trova la sconvolge: riaffiorano volti del passato,
personaggi nuovi estremamente significativi e l’odio di Clay.
A un passo dal riappropriarsi della sua vita, Victoria si troverà
costretta ad affrontare i fantasmi di un passato che credeva ormai
sepolto, per salvare se stessa e chi ama.
Recensione: Quando esce un romanzo di Viola Lodato, io lo devo leggere. E quindi anche Nessun'altra strada è arrivato fra le mie mani e devo dire che mi ha piacevolmente sorpresa. In effetti non sono molto esperta di distopici, però conosco un po' le dinamiche e direi che questo romanzo va a inserirsi bene nel filone di libri di fantascienza a fondo distopico/post-apocalittico degli ultimi tempi.
Il romanzo è diviso in due parti, è scritto in prima persona e al presente. Nella prima parte, Viola Lodato ci presenta i personaggi e ci descrive l'ambiente in cui vivono, un'Inghilterra angloamericana, in cui regna un governo totalitario, in cui la gente fatica a vivere e i pasti, quando va bene, sono delle barrette nutrizionali che sostituiscono le pietanze vere e che lasciano molto a desiderare. Ho trovato questa prima parte molto interessante, ma un po' lenta. Ho faticato ad abituarmi alla prima persona, tempo presente, ma è un mio limite, mi succede quasi sempre in questi casi. Credo, comunque, che la lentezza del primo terzo di romanzo sia dovuta anche alle tante informazioni che vengono riferite al lettore. Sono necessarie, ovvio, per capire il resto della storia, ma a mio parere le si sarebbe potute spargere meglio nell'intero testo.
La seconda parte, invece... la seconda parte è una lettura da cui non ci si può più staccare. Finalmente le cose iniziano a muoversi e Victoria entra in azione. Non solo, ma vediamo proprio come il suo personaggio si sviluppa e cresce, come ciò che credeva nella prima parte si frantuma e rinasce con un nuovo pensiero, sotto un nuovo punto di vista. Victoria, abituata a pensare solo a se stessa, ora allarga le vedute, torna a capire certe cose che aveva dimenticato per colpa delle brutte esperienze che la vita le aveva riservato.
In questa seconda parte mi ha convinta poco la facilità con cui sono riusciti a scappare dal "programma" (un gioco televisivo in cui per vincere bisogna ammazzare tutti gli altri concorrenti e in premio si avrà ricchezza) ma il resto mi ha davvero colpita.
Soprattutto molto ben elaborata è la relazione fra Victoria e Clay. Non è la solita storia d'amore che deve affrontare tante avversità prima di trovare il lieto fine. No, questa storia, prima di svilupparsi, finisce e si trasforma in odio. Odio che Victoria prova a combattere con tutte le forze. Non sarà per niente facile per lei fare in modo che Clay la guardi di nuovo con occhi dolci, perché Clay stesso dovrà affrontare una realtà che lo distruggerà, che lo ridurrà a pezzi.
Amore di coppia e amore verso la famiglia si scontrano più volte in questo romanzo, facendo riflettere il lettore insieme a Victoria. Quale è più forte? E c'è un modo di farli convivere, quando uno potrebbe escludere l'altro?
Consigliato!
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