Titolo: Scartando Hank
Autore: Eli Easton
Traduttore: Chiara Messina
ISBN: Edizione Ebook 978-88-98426-38-6
Numero di pagine: 158
Collana: Rainbow
Genere: M/M
Formato: pdf, epub, mobi
Voto: 4/5
Trama:
Sloane adora i
misteri. Figlio di due psichiatri, ha sempre trovato le persone sin troppo
facili da decifrare. Alla disperata ricerca di uno scenario più rurale, si
iscrive alla Pennsylvenia State University, dove viene convinto a unirsi a una
confraternita da Micah Springfield, il ragazzo più figo del campus. Ma nessuno
dei corsi di Sloane si rivelerà interessante come Hank Springfield, fratello di
Micah e compagno di confraternita. Hank ha l’aria di essere un vero duro –
muscoloso, pieno di tatuaggi e barbuto – ma i suoi occhi sono dolci e gentili.
Si comporta come un atleta un po’ stupido, ma si sta specializzando in
filosofia. E dovrebbe essere etero... ma allora perché Sloane si sente così
attratto da lui? E perché Hank sembra detestarlo tanto? Quando Sloane rischia
di rimanere da solo al campus per le vacanze di Natale, Micah lo invita a
passare le vacanze alla fattoria di famiglia, in una contea Amish. È
l’opportunità per trascorre le feste in puro stile americano... e per cercare
di svelare quel mistero che è Hank Springfield. Riuscirà Sloane a scoprire i
segreti della famiglia Springfield e a svelare il cuore che si cela sotto
quella montagna di muscoli?
Recensione:
Cosa c’è di meglio di un bel libro a tema natalizio
sotto le feste?
Se mettessimo insieme un ragazzo di classe, figlio di
psicologi, con un palestrato, figlio di una coppia Hippie, e che all’apparenza
non si sopportano ma allo stesso tempo sono attratti l’uno dall’altro come una
falena dalla luce, cosa ne verrebbe fuori?
Beh, facile a dirsi, basta leggere questo libro per
scoprirlo.
Quando ho letto
la trama mi aspettavo un romanzo piacevole ma niente di impegnativo.
Certo, è una lettura soft e non tratta drammi e amori
difficili e pieni di impedimenti, ma… ammetto che mi ha colpito con
l’imprevedibilità.
Mi aspettavo una storia scontata, invece aveva del
mordente e fino alla fine sono rimasta a chiedermi come l’autrice avrebbe fatto
evolvere la situazione. Devo dire che non mi ha delusa, neanche nel finale che
di solito smorza un po’ i toni caldi della trama, anzi, secondo me, ha buttato
le basi per un possibile seguito con un personaggio della storia che mi ha dato
molto da pensare. Ma non vi svelerò di più, la curiosità dovrete togliervela
leggendolo.
I personaggi sono ben descritti e ben distinti tra
loro, la scelta dell’autrice di alternare i punti di vista dei due protagonisti
ci permette di seguire i pensieri di entrambi senza lasciarci modo di chiedere
cosa pensa l’uno o l’altro.
Ho trovato questa cosa molto bella, mi piace poter
entrare nella testa dei personaggi, a volte scoprire che entrambi pensano le
stesse cose senza saperlo.
L’autrice, come è già capitato con “Tutta colpa del vischio”, affronta il tema
dell’accettazione della propria sessualità, la difficoltà che la diversità può
provocare in ragazzi che affrontano il passaggio all’età adulta, e il capire se
stessi.
Per concludere, è una lettura che mi sento di
consigliare, la storia scorre piacevole grazie anche a una traduzione
scorrevole e ben curata, non ci sono punti morti, i cambi di scena sono
posizionati al punto giusto senza soffermarsi troppo su descrizioni inutili e…
aggiungendo anche un certo carico di “attrazione sessuale” che,
diciamocelo, non guasta mai.
Citazione
«Credo di capire.» Sloane si sollevò e mi mise una mano sulla guancia, le dita che giocavano con la mia barba. «Non ti ho mai detto quanto mi piace la tua barba. Mi fa girare la testa.»«Girare la testa? Sul serio?» Annuì, l’espressione grave.«Sì. Senti, pensi di poter essere normale, padrone di te, con i piedi per terra e tutto il resto anche mentre ti rotoli nel fieno con un altro ragazzo? Anche se i tuoi genitori non avrebbero obiezioni al riguardo?» Risi. «Suppongo di sì. A dire il vero, non mi lasci molta scelta, Sloane. Pare che io non riesca a starti lontano. Sto ancora correndo, ma questa volta nella direzione opposta.»Lui si limitò a guardarmi.«Verso di te.» Gli tirai una ciocca di capelli.Quella semplice ammissione – ti voglio – fece sì che il peso che avevo in petto si riassestasse. L’aria sembrò caricarsi di elettricità. Sentivo l’impulso di fuggire ma, allo stesso tempo, sapevo che se tra noi non fosse successo qualcosa sarei esploso in un milione di piccoli pezzi
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