Titolo: Facile bersaglio
Autore: Josh Lanyon
Traduttore: Franco Lombini
Editore: eLit Harlequin Mondadori
Prezzo: 5,99 (ebook con protezione drm)
Voto: 4,5/5
Voto: 4,5/5
Trama (dal sito dell'editore): Un incidente ha costretto Elliot Mills a lasciare l'FBI e a dedicarsi alla carriera accademica. La vita avventurosa di un tempo sembra ormai un capitolo chiuso... finché uno studente non scompare misteriosamente dal campus dell'università in cui Elliot insegna storia. Così, a titolo di favore personale a un caro amico, l'ex agente acconsente a fare qualche domanda in giro, e si ritrova faccia a faccia con l'amante di un tempo, Tucker Lance, incaricato del caso. Una situazione imbarazzante, visto che la storia tra loro è finita male. Ma quando Elliot diventa bersaglio del gioco perverso di uno spietato assassino, tutto a un tratto lasciarsi il passato alle spalle e ritrovare l'affiatamento di un tempo diventa prioritario.
Recensione: Non avevo mai letto niente di Josh Lanyon, ma lo conoscevo di fama già da molto tempo. Le lettrici di M/M ne parlano da sempre benissimo, quindi quando ho visto che la Mondadori si era finalmente decisa a pubblicare un romance M/M e che il titolo in questione era proprio un libro di Lanyon, non ho potuto fare a meno di acquistarlo. L'ho letto con molta calma. E questo per me ha diversi significati. Innanzitutto per motivi di tempo, molto banalmente. Ho scelto di leggere Facile bersaglio come lettura di piacere non di dovere, quindi lo leggevo solo nel tempo che riuscivo a ritagliarmi dai vari impegni. E l'ho letto con calma perché è un libro che non ti travolge con sensazioni, emozioni, cliffhanger che ti costringono a leggere il prossimo capitolo.
Non è la tipica storia romance. Io, sinceramente, non lo definirei nemmeno un romance. Josh Lanyon, in questo caso, ha scritto un giallo. È un libro in cui qualcuno viene assassinato, in cui si cerca un serial killer, in cui il protagonista non solo indaga, ma viene preso anche di mira. La storia d'amore è quasi secondaria. Anzi lo è a tutti gli effetti, anche se resta importante. Innanzitutto il lettore deve indagare insieme ai protagonisti e cercare di capire chi è il colpevole. Vi dirò una cosa: spesso non leggo gialli perché capisco subito chi è il colpevole. Invece in questo caso non ne ho avuto idea fino alla fine. Prima si sospetta una persona, poi un'altra, e poi c'è quel magnifico istante in cui non si capisce più nulla e ci si chiede: cosa diavolo sta succedendo? In quel momento ho capito che Josh Lanyon non mi avrebbe delusa. È così è stato.
Lo stile è scorrevole e molto curato, le scene d'azione sono descritte a ritmo incalzante e senza fronzoli, i personaggi sono rappresentati a meraviglia: niente descrizioni inutili, ci vengono mostrati attraverso i fatti e le loro reazioni. Per un giallo è importante che la trama sia strutturata non bene, ma in modo ottimo e Lanyon ci è riuscito.
Volete leggere di due uomini che si amano alla follia, passano giornate intere a letto e non fanno che pensare l'uno all'altro? Allora no, non comprate Facile bersaglio. Davvero.
Volete un buon libro, un giallo con ipotesi che puntualmente vengono confutate, con suspense e momenti di azione, il tutto accompagnato da una storia d'amore credibile? Allora non dovete aspettare oltre, acquistate Facile Bersaglio perché merita.
Un unico appunto voglio comunque farlo: mi sarei aspettata una spiegazione più incisiva, più studiata, sì, credo più sorprendente, qualcosa di calcolato sin dall'inizio, come motivazione degli omicidi. Ma in questo caso è sicuramente questione di gusti.
Qualche refuso è sfuggito al controllo finale. La copertina è molto carina, ma nei due uomini non ci vedo né Tucker né Elliot. Li vedo innanzitutto più grandi, ma anche più imponenti. Soprattutto dopo aver letto la descrizione dell'entrata in scena di Tucker:
Qualche refuso è sfuggito al controllo finale. La copertina è molto carina, ma nei due uomini non ci vedo né Tucker né Elliot. Li vedo innanzitutto più grandi, ma anche più imponenti. Soprattutto dopo aver letto la descrizione dell'entrata in scena di Tucker:
Tucker entrò a grandi passi, più impressionante che mai. Era sempre quello l'effetto che faceva. La sua presenza bastava a riempire una stanza e allo stesso tempo a privarla di metà dell'ossigeno. Elliot non aveva mai incontrato nessuno che occupasse più spazio dell'agente speciale Tucker Lance, metafisicamente parlando.
Sicuramente consigliato!
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