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Insider's goodies: Una tata per Nate, di Lisa Worrall

Eccoci al nostro terzo appuntamento con Insider's goodies, chicche dall'interno di Triskell Edizioni!
La prossima uscita è stata molto attesa dalle fans di Lisa Worrall. Ecco la scheda:

Titolo: Una tata per Nate
Titolo originale: A Nanny for Nate
Autore: Lisa Worrall
Traduttore: Barbara Belleri
ISBN: Edizione Ebook 978-88-98426-25-6
Lunghezza: 102 pagine
Collana: World / Rainbow
Genere: M/M
Formato: pdf, epub, mobi
Data di pubblicazione: 8 agosto

Trama :
Un anno dopo la morte del marito, le uniche cose che permettono a Parker Adams di andare avanti sono il suo lavoro e suo figlio, Nate. Quando la persona che si occupa solitamente del bambino si trasferisce, Parker decide di assumere una balia che viva con loro, in modo da dare a Nate maggior stabilità. A causa di un ‘disguido’, però, non è la minuta Melanie che si presenta alla loro porta, ma Jake Walsh.

E Parker va nel panico.
Non che Jake non sia perfetto per quel lavoro. Lo è, e anche un po’ troppo. In mezz’ora di colloquio riesce a risvegliare in Parker sentimenti che lui credeva perduti per sempre.
Come farà Parker a vivere con quell’uomo sotto il suo tetto ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette?

Per Jake, invece, ciò che gli viene offerto rappresenta il lavoro perfetto, almeno fino a quando non si rende conto che non solo si è affezionato a Nate, ma si è anche innamorato di Parker.

Prezzo: 3,49 €

Spero mi perdonerete se oggi non scriverò molto, ma poter usare solo l'indice sinistro per scrivere, credetemi, non è divertente! Cooomunque...

Nate, il bambino protagonista, ci catturerà sin da subito e, badate bene, il piccoletto ha le idee ben chiare su cosa deve saper fare una tata:

"Lei era ok. Ma guardalo... lui è enorme! Sarà capace di arrivare a tutti gli scaffali più alti"

E l'omone, invece? Non si farà mica intimorire facilmente:

Jake sperò che la donna spaventasse gli altri genitori tanto quanto spaventava lui, e che non fosse l'unico a sentire il desiderio di correre a casa dalla sua mamma.

Per finire vi lascio con una succulenta citazione. Non mi resta che augurarvi buona lettura e di ricordarvi che l'ebbok sarà disponibile all'acquisto a partire dall'8 agosto!
«Nate!» urlò Parker dal fondo delle scale. «Dai, piccolo! I tuoi cereali si stanno raffreddando!» L’uomo era in piedi di fronte allo specchio ornato e appeso al muro vicino alla porta d’ingresso e stava cercando di finire di sistemare la cravatta blu di seta che aveva attorno al collo. L’aveva appena messa sotto il colletto della camicia ed era quasi riuscito a raddrizzare il nodo quando qualcuno suonò il campanello facendogli muovere di scatto la mano e rischiando così di farlo strangolare. «Merda,» sibilò tra i denti e fece i due passi che gli mancavano per arrivare alla porta, ringraziando mentalmente il santo patrono delle tate che quello fosse il primo giorno di lavoro di Melanie. «Mel…» Parker si bloccò. «Tu non sei Melanie,» disse debolmente.
«Non l’ultima volta che ho controllato,» rispose Jake con un sorriso.
Parker si accigliò notando la valigia e la grossa sacca ai piedi di Jake. «Umm… cosa ci fai tu qui?»
«La tua lettera diceva di iniziare il ventiquattro,» replicò Jake, sollevando la sua borsa. Poi esitò, la fronte accigliata. «È il ventiquattro oggi, vero?»
«Sì, sì, lo è ma…» Parker non ebbe il tempo di finire la propria frase perché Jake mise la borsa nella sua mano e si abbassò per recuperare la valigia.
«Ottimo. Per un momento ho pensato di aver fatto confusione con le date.» Jake sorrise felice mentre passava di fianco a Parker e spiò il corridoio. «La cucina è da questa parte?»
«Sì, ma…» Parker sbuffò frustrato, ma quando si girò si ritrovò a guardare la schiena di Jake. Cosa accidenti stava succedendo? «Jake, aspetta.» Diede un colpo con il piede alla porta per chiuderla e seguì il ragazzo in cucina. Lo shock per essersi trovato di fronte il giovane uomo sulla porta di casa stava iniziando a scemare e il suo tono era fermo mentre entrava in modalità avvocato. Alzò gli occhi al cielo quando trovò Jake che si comportava come se fosse a casa sua, versandosi una tazza del caffè che Parker aveva preparato poco prima. «Cosa ci fai qui?»
«Prendo servizio.» Jake appoggiò la tazza di caffè e prese una busta dalla tasca posteriore. «Come mi hai detto tu.»
Parker appoggiò la sacca sul pavimento della cucina e prese la busta, le rughe sulla fronte si fecero più profonde mentre leggeva la lettera. Merda! Lui aveva offerto il lavoro a Melanie. Aveva ristretto il campo a Jake e Melanie e poi aveva spedito una lettera di scuse a Jake e alle altre due donne che si erano presentate al colloquio, e alla fine aveva spedito a Melanie la lettera in cui le confermava che aveva ottenuto il lavoro. Cosa cazzo ci faceva Jake con la lettera di Melanie? Aveva cercato di fare una cosa carina e nell’intestazione della lettera aveva scritto ‘congratulazioni’ anziché il nome di Melanie. Era sembrata una buona idea al momento. Doveva per sbaglio aver messo la lettera di conferma nella busta indirizzata a Jake. Merda! Cazzo! Doppio cazzo!


Commenti

  1. Salto direttamente senza leggere..lo voglio troppissimo..e se penso che mancano ancora due giorni,mi si fa male XD

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  2. Questa sarà proprio una delle mie prossime letture ^^

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