Piccola premessa:
Con questo articolo
vorrei dare il via a una serie di post dedicati al mondo della
promozione. Chi mi segue sa che sono un
po'... strana, che dico le cose come vengono, che di solito
non ci giro intorno. Non sto per dirvi come vendere mille copie in un
mese, sto per riassumere qualcosa che, purtroppo, ancora molti
scrittori esordienti non conoscono (o capiscono).
Alcune persone mi
chiedono come fare per promuoversi, altre snobbano i metodi quando
inizio a parlarne. Beh, ecco come la penso, nel bene e nel male.
Spero
che potrà far aprire gli occhi a tutti quegli spammer
scatenati che scorrazzano per Facebook, lasciandosi dietro una scia
di persone che li mandano a quel paese. Ma soprattutto spero di dare
una mano a qualcuno, magari a chi sta muovendo i primi passi nel
mondo della scrittura, a chi ha pubblicato per la prima volta e non
sa come muoversi. Insomma, spero serva a qualcosa.
Come sapete faccio parte
di un sito di scrittura e lavoro per una casa editrice. Quello che
leggerete qui sotto è la mia opinione PERSONALE. Se parlo di siti di
scrittura non mi riferisco per forza al mio, se parlo di case
editrici non mi riferisco per forza a quella per cui lavoro. A meno
che non lo dica in modo esplicito, ovviamente.
Buona lettura!
Come iniziare a
promuoversi. Sì, promuoversi.
Perché promuoversi e non
promuovere i propri libri? Semplice: perché non siete nessuno. No! Non intendo offendervi,
davvero! Il punto è che finché non avrete conquistato un vostro
pubblico più o meno fedele, non sarete nessuno. Sarete voi stessi,
certo, ma sconosciuti al resto del mondo come scrittori.
È mia opinione, infatti,
che per riuscire a promuovere il proprio libro d'esordio, quindi la
vostra primissima pubblicazione (ma anche quelle seguenti),
bisognerebbe iniziare a farsi conoscere come persona (o personaggio,
perché no? Se volete tenere nascosta la vostra vera identità e il
vostro carattere, usare uno pseudonimo e crearsi un personaggio di
certo non è un reato) già prima dell'uscita del vostro lavoro.
Non avete idea di quanto
sia fastidioso lo scrittore che entra guappo in un gruppo Facebook
dedicato alla lettura o alla scrittura, non saluta nemmeno, posta il
link al suo libro su Amazon e sparisce. Una zanzara che punge e
fugge è meno fastidiosa, e sapete perché? Perché la zanzara lo fa
per natura, lo scrittore-spammer invece lo fa con menefreghismo e,
agli occhi dei membri del gruppo, apparirà come un arrogante idiota,
da bannare direttamente ed evitare come la peste.
In poche parole? “Linka
e fuggi” non vi fa vendere di sicuro nessuna copia.
E vi farà appioppare il
soprannome di “scrittore-rompiscatole-sfigato”. Mi
dispiace, ma
è così. Quindi prima di mollare il vostro link da qualche parte nei
social o nei forum di scrittura o su qualsiasi altro sito, fermatevi,
riflettete. Poi evitate.
Un'altra cosa da evitare
come la peste? Non vi permettete MAI, e ripeto MAI, di scrivere un
messaggio privato a qualcuno che non conoscete per fargli sapere la
bella notizia: “Ehi, lo sai che da oggi il mio libro TITOLO A CASO
è disponibile su Amazon a solo 0,99€? LINK”.
No, non lo so, non so chi *biiiip* tu sia e non voglio che tu mi scriva mai più un messaggio privato. *Bloccato*.
No, non lo so, non so chi *biiiip* tu sia e non voglio che tu mi scriva mai più un messaggio privato. *Bloccato*.
Vedete?
Non funziona per niente!
Ok,
ma io avevo promesso di darvi qualche dritta per promuovervi, non di
dirvi cosa non dovete fare. Quindi andiamo avanti.
I social
Qual è il metodo più
efficace e veloce per farsi conoscere, secondo me? I social, ovvio.
Potete criticarli quanto
volete, ma se siete degli sconosciuti, allora i social sono un metodo
rapido per farvi conoscere come persona, prima ancora che come
scrittore o scrittrice. Vi direte: “Ma io voglio che mi conoscano
come scrittore. Io scrivo, voglio vendere il mio libro!”
Lo so. Calma!
Oggigiorno voler vendere
il proprio libro da scrittore esordiente autopubblicato, o pubblicato
da una piccola casa editrice, non è semplice.
Se vi siete
autopubblicati sapevate (spero) a cosa andavate incontro, eravate a
conoscenza del fatto che la promozione sarebbe toccata a voi, nessuno
vi avrebbe aiutato, non senza essere pagato, almeno. Quindi è chiaro
che dobbiate essere voi a prendere l'iniziativa. Questo significa che
anche, e forse soprattutto, per voi valgono i “no” di cui ho
parlato sopra.
Non fatevi odiare dal
popolo di Facebook o di Twitter. Fatevi conoscere per come siete,
fate vedere il vostro lato positivo e – perché no? – anche che
siete delle persone e non siete finti: mostrate cosa vi fa
arrabbiare, con cosa siete solidali. Dite la vostra opinione.
Insomma, mostrate di essere umani, delle persone, non spam con link
automatico.
Se avete pubblicato
con una casa editrice piccola, invece... beh, vale lo stesso
discorso. Solo che forse, quando avete scelto di pubblicare con una
casa editrice, non pensavate che la maggior parte del lavoro di
promozione sarebbe spettata a voi. I piccoli editori, infatti, spesso
sono costretti a lavorare anche al di fuori della loro casa editrice,
il mestiere di editore diventa un secondo lavoro. Se aggiungiamo il
fatto che non possono permettersi spese folli e che hanno quasi
sempre organici ridotti, con pochi addetti ai lavori che devono stare
dietro a tutto, è facile capire come un passaggio editoriale possa
essere seguito meno degli altri. Nella maggior parte dei casi sono
l'editing e la promozione i due settori che ne risentono di più.
Quando ne risente l'editing, trovo sia imperdonabile. Il prodotto
offerto ai lettori deve essere levigato e lucidato al massimo.
Qualche refuso può sfuggire, incongruenze nella trama o strafalcioni
grammaticali no. Ma la promozione? Dovrebbe essere compito loro
occuparsene, e anche io la pensavo così fino a un paio di anni fa.
Ma più mi muovo nel mondo della scrittura e dell'editoria, più mi
rendo conto che anche lo scrittore si deve adoperare per far
conoscere il proprio libro.
Non possiamo stare seduti
a girarci i pollici mentre aspettiamo che la casa editrice faccia
tutto per noi. Noi non siamo né Stephen King, né J. K. Rowling.
Nessuno farà a botte per poterci pubblicare e nessuno farà a botte
per poterci intervistare. Non ci saranno file di blogger pronti a
paparazzarci in giro. Se avete scelto l'editore giusto, questo si
impegnerà al massimo nell'editing, nella correzione di bozze, nella
presentazione del vostro romanzo, sarà presente su Facebook con una
sua pagina, creerà ebook di ottima qualità. Ma spesso non spenderà
molto tempo per la promozione, che reca meno danni se trascurata per
via di altro lavoro. Allora sta all'autore rimboccarsi le maniche e
iniziare a muoversi per farsi conoscere.
I social, dicevo.
Facebook è un ottimo posto da cui iniziare. Perché è semplice,
perché quasi tutti hanno un profilo già pronto, perché ci si può
creare una pagina autore, perché è facile stringere “amicizie”,
perché tante cose. Se siete quelli che lo snobbano allora provate
con Twitter, non credo che frutterà quanto Facebook, ma è meglio di
niente. C'è anche Google+, ma se usate quello tanto vale che vi
facciate anche un profilo su Facebook. Ne vale di più la pena,
credetemi.
Ora, se snobbate
qualsiasi social... beh. Non so che dirvi se non: poi non vi
lamentate.
Non sto dicendo che non
ci si può promuovere senza avere un profilo o una pagina Facebook,
sto solo dicendo che vi private di un facile ed eventualmente
proficuo alleato. Anche se – state attenti – questo alleato, se
usato nel modo sbagliato, potrebbe diventare il vostro peggior
nemico! Un autore che riceve una recensione negativa e insulta tutti
i blogger come “acidi e ignoranti” e i lettori come quelli “che
non capiscono niente” (sì, davvero, capita e non raramente!) non
dovrà poi rompere le scatole con le sue lagne, se la gente lo manda
a fare in *biiip*. Ops.
Credo
che per ora mi fermerò qui. Vi do appuntamento alla prossima parte,
che dedicherò ai blog, ai giveaway, ai blog tour e alle interviste.
Diciamo che entrerò più
nel pratico.
Se
questo articolo vi è piaciuto, se lo avete trovato interessante,
condividetelo sui social, mi raccomando! Così mi fate un po' di
pubblicità. LOL.
Se lo avete trovato irritante, mi raccomando,
condividetelo sui social! Così la gente parlerà di me, magari mi
taggherà e io potrò rispondere alle loro perplessità. E già che
ci siete mi fate un po' di pubblicità. RI-LOL.
Se
non lo condividete, siete persone brutte e cattive. (Capite, ora, che
se dico questa cosa
nessuno me lo condividerà per ripicca? Non siete persone
brutte e cattive, dai. Se condividete.)
Alla
prossima!
Qui trovate la seconda parte: Come promuoversi - Parte seconda
E qui la terza: Come promuoversi - Parte terza
Grazie, a me è piaciuto,LoL anche a te ;-)
RispondiEliminaGrazie!
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