Titolo: Chills
Autore: Mary Sangiovanni
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 214
Prezzo: 3,99 € (ebook), 12,90 € (cartaceo, al momento scontato a 10,97 € su Amazon)
Voto: 4/5
Trama (dalla quarta di copertina):
True Detective incontra H.P. Lovecraft in
questo romanzo dell’acclamata autrice Mary Sangiovanni.
Tutto comincia con una brutale nevicata a
maggio. L’area più colpita è la cittadina rurale di Colby, nel Connecticut. Le
scuole e le attività sono chiuse, la rete elettrica è fuori uso, e il detective
Jack Glazier trova un cadavere nella neve. Sembra essere la vittima di un
bizzarro omicidio rituale. Non sarà l’ultima. Mentre la neve si accumula, così
si accumulano i sacrifici. Tagliato fuori dal resto del mondo, Glazier si allea
con una specialista dell’occulto per scovare la società segreta che si nasconde
tra loro.
Gli dei che adorano sono
inimmaginabili. I poteri che evocano sono inarrestabili. E le cose che faranno
alla brava gente di Colby sono profondamente, orribilmente innominabili…
Recensione:
Neve, sangue, morte. Sono queste le parole
attorno alle quali gira gran parte del thriller Chills di Mary Sangiovanni.
Tutte e tre ugualmente importanti ai fini della storia, vengono esaltate da una
trama che ruota attorno a una serie impressionante di uccisioni nel corso di
un’insolita nevicata in pieno giugno. Il legame tra neve, sangue e morte è
evidente fin dalle primissime pagine, grazie alla scena d’apertura in media res che mostra il ritrovamento
di quella che si rivelerà essere solo la prima di tante vittime. Le indagini
prendono subito la via dell’occulto quando si ritrova sul corpo del malcapitato
uno strano simbolo riconducibile alla Mano delle Stelle Nere, una setta di
fanatici che vogliono aprire le porte dimensionali tra il nostro mondo e gli
angoli più nascosti e oscuri dello spazio senza stelle.
Tutto sembra guidarci verso un romanzo
poliziesco, senza dubbio macabro abbastanza da evocare i brividi del titolo, ma
comunque decisamente giallo, con una task force della polizia pronta a intervenire,
un bravo detective alla guida e una setta di pazzi visionari che accumula
cadaveri per i loro sacrifici e rituali. Sarebbe già una buona trama, e infatti
scaffali e tv pullulano di storie del genere. Ma Chills non è questo, o almeno
non solo. Una task force c’è davvero, un detective anche e, purtroppo per la
cittadina di Colby, ci sono anche i sacrifici della Mano delle Stelle Nere. Il
problema vero è che c’è anche altro e che quei pazzi non sono poi così tanto
visionari.
L’autrice non fa mistero dell’“altro” alle
porte di Colby, svelando le carte piuttosto presto nella narrazione e dando
subito al proprio romanzo la giusta collocazione. Per comprenderla è necessario
aggiungere una quarta parola alle tre di apertura: Antichi.
Chi viene da letture lovecraftiane non può non
associarla a un cosmo d’inimmaginabile orrore nascosto appena oltre il nostro
mondo, ed è proprio a quel cosmo che attinge Mary Sangiovanni. Le sue creature
trasudano incubo, un incubo fatto di freddo e neve, di terrore e morte. Un
incubo che non dà tregua finché non si arriva all’ultima pagina. Perché nel
romanzo non c’è un attimo di respiro, non c’è pausa, non c’è salvezza: capitolo
dopo capitolo si assiste a un crescendo di omicidi, finché la rete non si
stringe attorno ai protagonisti e quindi alla risoluzione.
È proprio questa reiterazione di scene simili
tra loro che poteva rappresentare la maggiore insidia: più della metà del
romanzo è incentrata sugli omicidi degli abitanti di Colby ed era facile
scivolare nella noia da ripetizione dello stesso schema. Il motivo per cui ciò
non avviene è la capacità di sviluppare la storia anche in senso orizzontale,
oltre che in verticale. Si entra allora in contatto con tutti i personaggi,
comprese le semplici comparse, di cui si approfondisce la storia e le emozioni,
e si finisce per parteggiare per loro anche quando si sa già che saranno le
prossime vittime. Grandi autori come King hanno fatto il successo dei loro
libri con questa loro abilità e in Chills si sente forte l’influenza di tutti
loro.
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