Titolo: Inarrestabile
Autore: Mary Calmes
Editore: Dreamspinner press
Traduttrice: Claudia Milani
Numero Pagine: 124
Prezzo: 4,99€
Voto: 4/5
TRAMA:
L’ultimissima cosa che Vincent Wade si aspetta è che Carson
Cress gli chieda di uscire. Vince è uno studente di biologia scrupoloso e
solitario; Carson Cress, al contrario, è una superstar del football, una specie
di mito che vive costantemente sotto ai riflettori. È impossibile che tra loro
possa funzionare. Ma Vince sta imparando che spesso le persone piombano nella
tua vita come una forza inarrestabile e che tutto quello che ti resta da fare è
aggrapparti, oppure ritrovarti con il cuore spezzato. Se la loro storia
riuscirà a sopravvivere al disastroso incidente che costringe Carson a
ripensare tutto il proprio futuro, allora forse Vince potrà finalmente trovare
qualcosa in cui credere.
RECENSIONE:
Eccoci a un altro libro di Mary Calmes, una delle mie
autrici preferite che non mi delude quasi mai, e neanche questa volta si è smentita.
Il suo stile perfettamente riconoscibile spicca agli occhi
fin dalle prime pagine. Il protagonista, come capita spesso nelle sue storie,
indossa la solita corazza da menefreghista che cela i sentimenti per
evitare di restare ferito, non credendo sia possibile che qualcuno lo ami sul
serio.
E l’amore, come sempre, bussa alla sua porta lasciandolo
incredulo.
Ma andiamo per gradi. Vince fa una vita universitaria
tra infinite giornate di lavoro frenetiche e studio.
Il suo carattere scontroso lo fa mal giudicare, ma coloro
che si soffermano a conoscerlo meglio scoprono che in realtà è una bella persona
su cui si può contare.
Un giorno Carson, la stella del football della sua università, entra nella tipografia dove lavora e
lui, non riconoscendolo, lo tratta come un qualunque cliente, trasformando così il loro primo incontro in qualcosa di burrascoso.
Il fato dà, dunque, il via a un susseguirsi di incontri che
sfociano in un assalto al nostro stupefatto Vince da parte del bell'atleta in un camerino.
Ora Vince dovrà solo capire se l’uomo che tutti credono
etero sia davvero interessato a lui oppure voglia solo soddisfare la curiosità
del provare come possa essere con un uomo.
Varrà la pena mettersi in gioco? Riuscirà a non lasciarsi
coinvolgere rischiando di farsi spezzare il cuore?
Eh? “Che vuol dire?”
“Potrebbe semplicemente essere che mi piaci.”
“È uno scherzo?”
Scosse appena la testa e mi accorsi, in quell’esatto momento, che tremava leggermente.
“Hai paura,” dissi, rendendomi finalmente conto di cosa intendesse dire. Ed ero curioso, proprio come lui.
“Non è paura, non esattamente,” mormorò, ma deglutì con forza e si leccò le labbra come se stesse mentendo.
“Allora cosa vuoi?”
Inspirò ancora una volta. “Lasciati baciare.”
“Oppure potrei farlo io,” lo stuzzicai, sorridendo con calma. Volevo vedere cosa avrebbe fatto.
Il cenno di assenso fu adorabile – e lo rese irresistibile.
Carson è un personaggio spettacolare, l’ho adorato e avrei
voluto gustarmelo molto di più. Così semplice e umile nonostante la fama, non puoi fare a
meno di appassionarti alla sua storia.
Come sempre la Calmes riesce a emozionarmi, grazie anche all'ottima traduzione che rende fluida la lettura.
L'autrice, anche con una
storia breve concentrata in poco più di 100 pagine, è riuscita
a inserire tutti i punti chiave essenziali in modo tale da non lasciare alla
fine lacune che di solito ti danno un senso di incompletezza.
Felice e appagata e nell’attesa di una nuova storia altrettanto emozionante, consiglio la lettura a tutti coloro che amano arrivare all’ultima
riga con il solo dispiacere che sia giunta la parola FINE.
“Baciami.”
Mi schiarii la gola, anche se era appena entrato uno dei medici e tutti rivolgevano a lui la loro attenzione. “C’è la tua famiglia.”
“Non mi importa, non sento niente se tu non mi tocchi.”
Di nuovo quella frase, come prima. “Quando starai meglio, mi spiegherai che cosa significa.”
“Te lo dico ora.” Prese fiato. “Le altre persone mi toccano e non succede niente. Ma quando lo fai tu, è come se la mia pelle fosse percorsa da una scarica elettrica che mi finisce direttamente al cuore e in altri posti.”
“Bello.”
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