Titolo: Uomini semplici
Autore: Eric Arvin
Editore: Dreamspinner Press
Voto: 4/5
Trama: (Dall sito dell'editore)
Chip Arnold è un allenatore di football benvoluto da tutti in un piccolo e liberale College delle Arti, ma ultimamente la sua vita personale è diventata un po’ abitudinaria. Passa le serate con i suoi colleghi, va d’accordo con i suoi giocatori ed esce con le donne più belle della città – insomma, vive la vita che molti uomini eterosessuali sognano. Nessuna delle donne che frequenta, tuttavia, sembra far nascere in lui una vera passione. Questa è la sua vita – fino a quando non incontra il nuovo cappellano del college, Foster Lewis.
L’attrazione romantica per un altro uomo è qualcosa di nuovo e terrificante. Chip non riesce a capire che cosa lo attragga verso Foster, ma quello che sente è più forte di qualsiasi emozione che abbia mai provato per qualsiasi altra persona. Dato che non è tipo da tirarsi indietro davanti una sfida, Chip decide di fare un tentativo. Ma l’amore non è mai semplice – anzi, a volte è un vero e proprio casino!
Recensione: Anche questa volta Eric Arvin non delude. Sono partita con grandi aspettative, visto quanto mi era piaciuto Solo una bozza che ho recensito qui. E in effetti non posso che dire di aver riconosciuto in pieno il suo stile, le sue battute frizzanti, spiritose al momento giusto, e la profondità di ciò che scrive fra le righe.
La trama comprende più storie. Abbiamo due principali intrecciate fra loro e importanti allo stesso modo, e poi abbiamo tante piccole sottotrame. Le prime due sono quella fra Chip, l'allenatore di football, e Foster, il cappellano, e quella fra Brad e Jason, due giocatori nella squadra di Chip e due studenti del Verona College. La sottotrama più significativa è quella di Katie, un'altra storia in cui una persona rinuncia al suo amore perché non ha il coraggio di combattere.
Chip e Foster sono legati a Brad e Jason non tanto dal fatto che i ragazzi frequentano i primi due perché loro insegnanti, ma perché in un certo senso sono due storie uguali eppure diverse, o contrarie. Mi spiego meglio. Chip ha superato i trent'anni, si è innamorato solo una volta da giovanissimo e vive una vita molto semplice, si accontenta di poco. Foster ha sofferto e ora ha paura, quindi al primo ostacolo fugge. Brad e Jason, seppur comportandosi da ragazzini giocosi e vivaci nella loro vita studentesca e sociale, nel privato sembrano persona più adulte di quanto lo siano i loro insegnanti. I giovani riflettono sulla loro storia, non fanno passi avventati. Prima di uscire allo scoperto, sanno di dover sistemare alcune cose, dentro di sé e fuori. Invece Chip e Foster si precipitano in qualcosa che ancora non sanno gestire.
Uomini semplici è un romanzo che consiglio a tutti, non è pesante, anzi, è sicuramente più leggero di Solo una bozza, ma promette più di una storia al suo interno, vite di cui il lettore non può fare a meno di voler sapere come si evolveranno.
Vi lascio con un paio delle battute più divertenti di Chip:
Anche il cappellano Foster non è solo il tipo serio che vuole apparire:
Recensione: Anche questa volta Eric Arvin non delude. Sono partita con grandi aspettative, visto quanto mi era piaciuto Solo una bozza che ho recensito qui. E in effetti non posso che dire di aver riconosciuto in pieno il suo stile, le sue battute frizzanti, spiritose al momento giusto, e la profondità di ciò che scrive fra le righe.
La trama comprende più storie. Abbiamo due principali intrecciate fra loro e importanti allo stesso modo, e poi abbiamo tante piccole sottotrame. Le prime due sono quella fra Chip, l'allenatore di football, e Foster, il cappellano, e quella fra Brad e Jason, due giocatori nella squadra di Chip e due studenti del Verona College. La sottotrama più significativa è quella di Katie, un'altra storia in cui una persona rinuncia al suo amore perché non ha il coraggio di combattere.
Chip e Foster sono legati a Brad e Jason non tanto dal fatto che i ragazzi frequentano i primi due perché loro insegnanti, ma perché in un certo senso sono due storie uguali eppure diverse, o contrarie. Mi spiego meglio. Chip ha superato i trent'anni, si è innamorato solo una volta da giovanissimo e vive una vita molto semplice, si accontenta di poco. Foster ha sofferto e ora ha paura, quindi al primo ostacolo fugge. Brad e Jason, seppur comportandosi da ragazzini giocosi e vivaci nella loro vita studentesca e sociale, nel privato sembrano persona più adulte di quanto lo siano i loro insegnanti. I giovani riflettono sulla loro storia, non fanno passi avventati. Prima di uscire allo scoperto, sanno di dover sistemare alcune cose, dentro di sé e fuori. Invece Chip e Foster si precipitano in qualcosa che ancora non sanno gestire.
Uomini semplici è un romanzo che consiglio a tutti, non è pesante, anzi, è sicuramente più leggero di Solo una bozza, ma promette più di una storia al suo interno, vite di cui il lettore non può fare a meno di voler sapere come si evolveranno.
Vi lascio con un paio delle battute più divertenti di Chip:
"Pensi che lo scoiattolo sia rimasto nei paraggi?" chiese Foster. "Magari a guardarci mentre ce ne andiamo a casa?"
"Senza dubbio starà progettando la mia morte. Si vendicherà. È solo una questione di tempo" [riposta di Chip]Chip e il suo odio (ricambiato) verso gli scoiattoli:
Chip sentì una ghianda colpirlo alla nuca mentre stava baciando Foster. Lo scoiattolo emise un suono di approvazione al colpo riuscito.
[...]
"Ma non dovresti essere in letargo?" Chi urlò in direzione dell'hooligan peloso.
Anche il cappellano Foster non è solo il tipo serio che vuole apparire:
Quando si voltò a parlare con uno dei suoi giocatori, Foster diede un'occhiata al sedere e a quelle "gambe come morse d'acciaio" di cui aveva parlato Lynn. Per poco i pesi non gli scivolarono di mano. Lynn aveva ragione. L'opera di Dio è veramente grande e ammirevole.Leggetelo, ve lo consiglio. Eric Arvin è bravo a trattare storie complicate con un tono leggero, ma mai superficiale.
Se dopo questa recensione non viene voglia di leggerlo..non so XD
RispondiEliminaSo solo che è piaciuto molto anche a me.
In entrambi i suoi romanzi,ho avuto come l'impressione che Arvin..raccontasse qualcosa di se..come pezzi di un puzzle...qualcosa che è dentro di se..e riesce a raccontarla tramite i suoi personaggi..
E se non piace la prima volta(come è accaduto a me)merita di essere riletto...
perchè è un autore che va ben oltre alle storie d'amore...ma non sempre si capisce subito,come hai fatto tu
Romy, concordo su tutto! È un autore che merita di essere letto, perché non racconta "solo" storie d'amore, ma vite. Uno dei miei scrittori preferiti di Dreamspinner Press, insieme a Amy Lane e Damon Suede.
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