Titolo: The Shadow Gate - Libro Primo: Eden
Autore: David
Falchi
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 247
Prezzo: 3,99 € (ebook), 10,97 (cartaceo)
Voto: 4/5
Trama (dalla quarta di copertina):
Eden.
Un nome paradisiaco per un posto partorito
dalla mente di un essere infernale. Non sapevamo che saremmo arrivati lì, una
volta attraversato il portale. Ma non avevamo scelta. C’era una ragazzina
scomparsa da ritrovare, un’esca troppo perfetta perché potessimo resistere.
Eden.
Un luogo dove la mia magia e le mie protezioni
non avevano più alcun potere, dove gli spiriti erano tangibili quanto gli
esseri viventi. Un luogo dove Lerner era capace di esistere fuori dallo
specchio.
Eden.
Il punto d’inizio di un viaggio che ci avrebbe
portati oltre i confini del tempo e dello spazio.
Recensione:
Marcello Kiesel è un detective dell’occulto.
La sua forza è riposta nella grande conoscenza dell’altro mondo, in doti
spirituali fuori dal comune e in un arsenale magico capace di dargli protezione
contro spiriti e demoni. Fiore all’occhiello di questo arsenale è lo specchio
nel quale è imprigionato il suo assistente storico: Lerner, uno spirito alla
perenne ricerca della libertà.
A questi elementi si è sempre affidato Kiesel,
come peraltro anche i libri di David Falchi che lo vedono come protagonista. E
a questi elementi si è sempre affidato il fedele lettore, che pregusta di
ritrovarli ogni volta che viene annunciato l’imminente ritorno del suo
beniamino. Stavolta invece tutto ciò che ci si aspetta viene stravolto e il
primo a restarne spiazzato è lo stesso Kiesel, che nella sua nuova avventura
non potrà più avvalersi di nessuno di questi elementi di forza. Il suo “tocco”
non funziona, le sue reliquie sono oggetti privi di potere, la magia inutile.
Quanto a Lerner, presenza abituale nella sua testa, ora è fuori dallo specchio,
non più spirito ma un essere vivente in carne e ossa.
È Eden la causa di tutti questi cambiamenti,
il luogo nel quale Kiesel e i suoi sono approdati dopo aver varcato il portale
del titolo, un luogo senza vita dove la vita è stata riprodotta artificialmente
per esseri già morti, in una parodia di esistenza che sa di follia e finzione.
Anche Kiesel e la sua squadra ne vengono contaminati, cambiando e perdendosi,
lasciando al di qua del portale ciò che conoscevano di se stessi e scoprendo al
di là di esso altri lati della loro personalità che forse neanche sapevano di
avere.
È una scelta coraggiosa quella di David
Falchi. Rinunciare a quelle caratteristiche che hanno reso unico il suo
protagonista nei romanzi precedenti per creare qualcosa di completamente
diverso dal suo solito poteva rivelarsi una scelta azzardata. In molte parti,
infatti, “Eden” somiglia a un fantasy, contaminato appena da un leggerissimo
horror e a tratti da qualche trovata sci-fi, ma della componente di occultismo
che accompagna abitualmente Kiesel ce n’è ben poca. Eppure Kiesel non ne esce
affatto male, riuscendo a fondere all’interno di se stesso quella parte da
occultista che già conosciamo con questa nuova identità magic-free. Merito di
ciò va al lavoro fatto dall’autore sulla psicologia del personaggio e alla
narrazione in prima persona che ci accompagna per mano in questo processo di
accettazione del nuovo Kiesel che siamo costretti a fare assieme a lui.
Deludente invece il Lerner fuori dallo specchio, quasi inconsistente nella sua
normalità per un personaggio che ci ha abituato a essere tutto fuorché normale.
Cambia il mondo, cambiano le carte in gioco,
ma la sostanza non cambia: è sempre Kiesel il punto di forza delle storie di
David Falchi. E niente paura, la magia tornerà! A dircelo è lo strepitoso cliffhanger
del finale.
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