Titolo: Cannibal Corpse, M/C
Autore: Tim Curran
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 270
Prezzo: 3,99 € (ebook), 9,90 € (cartaceo)
Voto: 4/5
Trama:
Dopo una violenta pandemia, il Paese è in rovina. A ovest
del
Mississippi c’è una zona infernale conosciuta come le
Deadlands. Qui, i vermi della resurrezione cadono dal cielo
rossastro, rianimando i morti. E qui le armi atomiche hanno
creato legioni di mutanti, mostri primordiali e bizzarri
eventi
atmosferici.
John Slaughter, motociclista fuorilegge e membro dei Devil’s
Disciples, viene catturato. I federali vogliono che guidi la sua
vecchia banda oltre il Mississippi, tra i rifiuti nucleari
delle
Deadlands con l’obiettivo di recuperare una biologa che è
tenuta prigioniera in una vecchia fortezza dell’esercito da un
gruppo di terroristi. Ciò significherà compiere un’incursione
in
un territorio pieno di morti viventi, mutanti, sette di
sopravvissuti impazziti... e la gang dei Cannibal Corpses,
acerrimi nemici dei Devil’s Disciples. Come incentivo
c’è la
promessa della salvezza di suo fratello, al momento nel
braccio
della morte. Se Slaughter non riporterà indietro la biologa,
l’esecuzione avrà luogo.
Come se non bastasse, su tutto aleggia una presenza antica e
diabolica che ha rivendicato le Deadlands. E, a meno
che
Slaughter non riesca a fermarla, si pulirà i denti con
le ultime
ossa della razza umana.
Recensione: Non sono sicura del perché, ma scrivere questa recensione non mi riesce facile.
Consiglierei questo libro agli amanti del genere? Assolutamente!
Mi piace così tanto da dargli cinque stelline? Ecco, no, è un buon libro, quasi ottimo, ma in qualche modo non riesce a convincermi al cento per cento.
Cerco di spiegare il motivo. Non amo gli zombie, ma ciò non significa che non apprezzi un buon libro anche con la loro presenza come co-protagonisti. È stato il caso di Pavlov's Dogs, romanzo horror che mi è piaciuto tantissimo e che ho consigliato a molta gente.
Ero stata avvisata che in Cannibal Corpse avrei trovato tanta carne putrida, tanta roba puzzolente, tante cose che mi avrebbero disgustata. E ci sono, quindi non è sicuramente un libro per chi è debole di stomaco. Non solo ci sono e all'inizio ti fanno immaginare cose poco piacevoli, azzeccatissime al contesto, ma vengono ripetute costantemente per tutto il libro, tanto che alla fine pensavo: ma questi zombie, a furia di perdere tutto quel liquame, non si seccheranno mica?
Questo discorso del ripetere troppe volte un certo concetto vale anche per il fatto che il protagonista, John Slaughter, sia un motociclista dei peggiori (o dei migliori, dipende dai punti di vista!), un Onepercenter addirittura. Sarò sincera, quando ho letto la trama, ho pensato "lo voglio!". Volevo leggere la storia di questo motociclista, uno dei peggiori delinquenti in giro, che affronta zombie, sparatorie e perfino una presenza diabolica per salvare suo fratello o semplicemente perché si sente di farlo.
Ma poi, pagina dopo pagina, sentirsi sempre ripetere che è un motociclista, che la strada è la sua vita, che fa parte dei Onepercenters, che è un Devil's Disciple, che la strada è la sua vita, che è un Onepercenter, che è un motociclista, che fa parte dei Devil's Disciples... mi spiego?
Credo che queste due cose mi abbiano un po' rovinato la lettura. Perché ho davvero apprezzato quasi tutto il resto.
Ho parlato di alcuni punti negativi, passiamo quindi a quelli positivi. Perché leggere Cannibal Corpse?
Perché è un romanzo che intriga, che coinvolge il lettore. Perché non parla solo di zombie, ma include tantissime altre cose.
Avete mai visto The Mist? Ecco, Slaughter e i suoi compagni dei Devil's Disciples accompagnano il lettore attraverso scenari a dir poco terrificanti, lo portano a provare una forte tensione, un'ansia verso l'ignoto, a voler tifare e gridare ai ragazzi: "Muovete quel fottuto blindato e toglietevi di lì, datevi una mossa!" (visto il romanzo, il francesismo ci sta, passatemelo!)
La paura dei protagonisti, in certi momenti, è quasi palpabile e di libri così ce ne sono pochi, diciamocelo.
E ancora: perché dovete leggere questo romanzo? Perché la presenza diabolica, pur assumendo sembianze poco originali, accompagna il lettore e Slaughter lungo tutto il viaggio, svelandosi poco a poco, nella giusta misura.
Ecco, questo è un altro punto a favore del romanzo di Tim Curran: ha saputo gestire bene i tempi e il ritmo della storia.
Nonostante sia un tantino infodumposo, il romanzo si legge in modo scorrevole.
Originale l'idea dei vermi, mi è piaciuto come Curran ha inserito la milizia e il colpo di scena poco prima del finale, sono rimasta piacevolmente impressionata dalla capacità dell'autore di includere così tante storie in un unico contenitore e da come poi è stato in grado di gestire i vari personaggi.
Il finale mi ha un pochino delusa, l'ho trovato quasi telefonato, mi aspettavo di più, viste le buone premesse.
Tirando le somme, mi sento di dare a questo romanzo ben 4 stelline su 5. Non è privo di difetti, ma ha tanti altri buoni motivi che permettono al lettore di godersi il buono che c'è (che non è certo il liquame che scola sempre da qualche buco in faccia a uno zombie!)
Sicuramente consigliato!
Consiglierei questo libro agli amanti del genere? Assolutamente!
Mi piace così tanto da dargli cinque stelline? Ecco, no, è un buon libro, quasi ottimo, ma in qualche modo non riesce a convincermi al cento per cento.
Cerco di spiegare il motivo. Non amo gli zombie, ma ciò non significa che non apprezzi un buon libro anche con la loro presenza come co-protagonisti. È stato il caso di Pavlov's Dogs, romanzo horror che mi è piaciuto tantissimo e che ho consigliato a molta gente.
Ero stata avvisata che in Cannibal Corpse avrei trovato tanta carne putrida, tanta roba puzzolente, tante cose che mi avrebbero disgustata. E ci sono, quindi non è sicuramente un libro per chi è debole di stomaco. Non solo ci sono e all'inizio ti fanno immaginare cose poco piacevoli, azzeccatissime al contesto, ma vengono ripetute costantemente per tutto il libro, tanto che alla fine pensavo: ma questi zombie, a furia di perdere tutto quel liquame, non si seccheranno mica?
Questo discorso del ripetere troppe volte un certo concetto vale anche per il fatto che il protagonista, John Slaughter, sia un motociclista dei peggiori (o dei migliori, dipende dai punti di vista!), un Onepercenter addirittura. Sarò sincera, quando ho letto la trama, ho pensato "lo voglio!". Volevo leggere la storia di questo motociclista, uno dei peggiori delinquenti in giro, che affronta zombie, sparatorie e perfino una presenza diabolica per salvare suo fratello o semplicemente perché si sente di farlo.
Ma poi, pagina dopo pagina, sentirsi sempre ripetere che è un motociclista, che la strada è la sua vita, che fa parte dei Onepercenters, che è un Devil's Disciple, che la strada è la sua vita, che è un Onepercenter, che è un motociclista, che fa parte dei Devil's Disciples... mi spiego?
Credo che queste due cose mi abbiano un po' rovinato la lettura. Perché ho davvero apprezzato quasi tutto il resto.
Ho parlato di alcuni punti negativi, passiamo quindi a quelli positivi. Perché leggere Cannibal Corpse?
Perché è un romanzo che intriga, che coinvolge il lettore. Perché non parla solo di zombie, ma include tantissime altre cose.
Avete mai visto The Mist? Ecco, Slaughter e i suoi compagni dei Devil's Disciples accompagnano il lettore attraverso scenari a dir poco terrificanti, lo portano a provare una forte tensione, un'ansia verso l'ignoto, a voler tifare e gridare ai ragazzi: "Muovete quel fottuto blindato e toglietevi di lì, datevi una mossa!" (visto il romanzo, il francesismo ci sta, passatemelo!)
La paura dei protagonisti, in certi momenti, è quasi palpabile e di libri così ce ne sono pochi, diciamocelo.
E ancora: perché dovete leggere questo romanzo? Perché la presenza diabolica, pur assumendo sembianze poco originali, accompagna il lettore e Slaughter lungo tutto il viaggio, svelandosi poco a poco, nella giusta misura.
Ecco, questo è un altro punto a favore del romanzo di Tim Curran: ha saputo gestire bene i tempi e il ritmo della storia.
Nonostante sia un tantino infodumposo, il romanzo si legge in modo scorrevole.
Originale l'idea dei vermi, mi è piaciuto come Curran ha inserito la milizia e il colpo di scena poco prima del finale, sono rimasta piacevolmente impressionata dalla capacità dell'autore di includere così tante storie in un unico contenitore e da come poi è stato in grado di gestire i vari personaggi.
Il finale mi ha un pochino delusa, l'ho trovato quasi telefonato, mi aspettavo di più, viste le buone premesse.
Tirando le somme, mi sento di dare a questo romanzo ben 4 stelline su 5. Non è privo di difetti, ma ha tanti altri buoni motivi che permettono al lettore di godersi il buono che c'è (che non è certo il liquame che scola sempre da qualche buco in faccia a uno zombie!)
Sicuramente consigliato!
Ciao Sil!! La tua recensione mi ha incuriosito tantissimo, non conoscevo questo libro ma cercherò di procurarmelo sicuramente!! *_* Grazie!!
RispondiEliminaSono contenta che ti abbia incuriosita! Grazie a te per il commento e fammi sapere come troverai la lettura di Cannibal Corpse! :D
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