Passa ai contenuti principali

Promesse mantenute - Amy Lane

Titolo: Promesse mantenute
Autore: Amy Lane
Editore: Dreamspinner Press
Genere: romance





Trama: (dalla scheda del libro sulla pagina dell'editore)
Carrick Francis ha passato la maggior parte della sua vita a cacciarsi in un guaio dopo l’altro. L’unica cosa che l’ha salvato dal finire in prigione, o peggio, è stata la sua devozione assoluta a Deacon Winters. Deacon è stata l’ancora di salvezza di Crick durante la sua infanzia triste e fatta di abusi, e Crick vorrebbe stare con lui per sempre. Così, alla morte del padre di Deacon, Crick mette da parte i suoi piani per il college per aiutare Deacon, come Deacon ha fatto per lui. Il più grande desiderio di Deacon è vedere Crick liberarsi dai suoi brutti ricordi e andarsene dalla città in cui sono cresciuti per godersi un futuro scintillante. Ma dopo due anni di tentazioni e di sentimenti sempre più forti, alla fine il timido Deacon soccombe alle avances determinate di Crick e ammette di voler far parte della sua vita. Deacon è quasi distrutto dal dolore quando scopre che Crick si era sempre aspettato che lui lo cacciasse via, proprio come già aveva fatto la sua famiglia. Quando la capacità di Crick di prendere decisioni avventate lo fa finire molto lontano da casa, Deacon rimane solo, sotto shock, lottando per rimettere insieme il suo cuore in un mondo dove l’amore di Crick è una promessa, ma di certo non una certezza.

Recensione: Promesse mantenute è uno di quei libri che mi è piaciuto così tanto che come recensione mi verrebbe da scrivere solo: "bello, bello, bello, consigliato, leggetelo!". Ma diciamo che cercherò di scrivere qualcosa in più ;)
Questo romanzo mi è stato consigliato da un'amica, mi diceva che ne parlavano bene e che lo avrebbe letto anche lei, quindi me lo sono procurato. Sono un bel po' di paginette, 326 per la precisione, ma non ce n'è stata una che possa essere descritta come noiosa.
Parto dal punto di vista stilistico e in generale parliamo un po' della tecnica di Amy Lane. Il romanzo è scritto in terza persona focalizzata. I due punti di vista sono quelli dei protagonisti, Crick e Deacon. La storia si apre con un evento importante, quindi entriamo direttamente in medias res. Dopodiché ci ritroviamo catapultati nel passato. Incontriamo Crick ancora bambino e impariamo a voler bene a Deacon. I personaggi li trovo ben definiti, non solo i protagonisti, ma anche quelli secondari. A Crick ci si affeziona sin da subito, mentre per provare un po' di empatia per Deacon bisogna proseguire con la lettura delle vicende che si susseguono capitolo per capitolo. A un certo punto però, da lettore, ci si sente talmente attaccati a Deacon da soffrire insieme a lui, da stare male, da voler spaccare tutto. Magari sono stata io un po' troppo empatica e mi sono lasciata trascinare dalle emozioni, ma ho sentito il bisogno di scrivere all'autrice e di complimentarmi con lei, cosa che in realtà non faccio quasi mai (e lei mi ha anche risposto!).
Ora lasciamo un attimo da parte le tecniche narrative e passiamo proprio al lato sentimentale del libro. Innanzitutto chiariamo che non si tratta di un libro super sdolcinato dove lo zucchero abbonda fino a farci venire la carie. Non si parla solo di amore, ma anche dei problemi che un bambino di nove anni deve affrontare ogni giorno quando è costretto a vivere con un patrigno alcolizzato e una madre snaturata. Il romanzo tratta diverse tematiche, come appunto l'alcolismo (non solo del padre di Crick), la discriminazione, e le fatiche e i sacrifici che si è disposti a fare per mandare avanti un'azienda, qualcosa a cui si tiene tanto e in cui non solo uno dei protagonisti ci ha investito tutto se stesso, ma anche il padre e il nonno prima di lui.
Promesse mantenute ci fa arrivare fino al caldo torrido dell'Irak e alle sue notti gelide. Agli spari che sibilano vicino all'orecchio e alla solitudine in cui si sprofonda quando non si ha nessuno con cui poter parlare, a cui potersi aprire senza paura di essere giudicato. Più di una volta affronta anche la morte.
E poi arrivano poche frasi, una telefonata dopo sei mesi di silenzio, di paura di perdere la persona amata. Una telefonata. E a me si è stretto il cuore, mi è salito il groppo in gola. Ho pianto. Lo ammetto.
E dopo questa confessione, che dirvi?
Leggetelo, assolutamente straconsigliato! 


Commenti