Titolo: Jerry è meglio
Autore: Erin E. Keller
Editore: Triskell Edizioni
Genere: romance, LGBT
Trama: (dalla scheda dell'ebook sulla pagina dell'editore)
Aaron e Jerry sono due persone che hanno ben poco in comune, fatta eccezione del luogo di lavoro.
Ma cosa succede quando due colleghi così diversi tra loro si scoprono attratti l’uno dall’altro?
Incomprensioni e cose non dette si frappongono tra i due uomini, che si troveranno costretti ad affrontare i loro dubbi per riuscire a dare un senso alla loro strana amicizia.
Recensione: Qualche giorno fa, ho recensito della stessa autrice The Scar (qui) e devo dire che il racconto mi era piaciuto, ma avevo trovato dei difettucci che secondo me si sarebbero potuti evitare. In questa recensione invece vi dirò sin da subito che non ho trovato niente da ridire. Al contrario! Il racconto è lungo 64 pagine, l'ho letto in pochissimo tempo, forse nemmeno un'ora, e alla fine ho sospirato e ho pensato: ecco, brava Erin, così si fa! Che la scrittrice avesse il potenziale, lo avevo capito anche da The Scar, ma devo dire che in "Jerry è meglio" è stata in grado di sfruttarlo al... meglio XD.
I personaggi protagonisti sono ben definiti. Ci si affeziona sin da subito a entrambi, sia ad Aaron per quel suo essere un po' meno fortunato in amore, più serio e per quel suo chiedersi perché lui sia l'unico con cui Jerry non ci abbia provato. E sia a Jerry, che si vanta delle sue conquiste davanti ad Aaron, per poi trovarsi in difficoltà a dover pronunciare qualche frase carina per far sì che Aaron lo degni di uno sguardo e non lo veda come quello che vuole apparire: uno stronzo. Sì, che vuole "apparire", perché poi l'autrice ci fa scoprire anche l'altro suo lato, quello più vulnerabile.
Il personaggio di Martin resta un po' nell'ombra, ma in una storia che si svolge in sole 64 pagine, ci sta e comunque credo sia fatto di proposito. Lui è solo un mezzo per fare in modo che i due protagonisti si rendano conto di cosa provano. La sua storia, in questo caso, non è importante, ci interessa solo sapere che ha fatto soffrire Aaron. In un romanzo più lungo, questo sarebbe stato un punto che avrei penalizzato, ma in una racconto lungo, o romanzo breve che dir si voglia, trovo non sia un grande difetto, ecco. A dire il vero, mentre leggevo, di Martin non poteva fregarmene di meno. E diciamocelo! XD
Una caratteristica di questa autrice che a me piace molto è che i suoi personaggi hanno sempre le battute pronte, quando pungenti, quando davvero divertenti. E questo non è da poco.
Insomma che dirvi, un romanzo breve, di cui avrei letto sicuramente molto volentieri tante altre pagine, ma va benissimo così. Ti intriga e non ti molla fino alla fine. E quando hai finito, sospiri e dici: eh sì, Jerry è sempre meglio!
Consigliato!
Li ho letti entrambi..sono due storie totalmente differenti.
RispondiEliminaRacconti brevi si...troppo brevi...questo è l'unico difetto che ho trovato.
Jerry è meglio è il primo che ho letto della Keller...
Aaron e Jerry, ovvero,quando li opposti si attraggono...
Il primo più riservato,il secondo, ehehehhe,sfrontato..e diciamocela tutta:non se ne lascia sfuggire uno
Battibecchi a non finire,come si incontrano..si sfrontano ,ma è come se non potessero fare a meno l'uno dell'altro sin dall'inizio.
La Keller mi ha conquistata con un solo racconto...
Anche a me sono piaciuti entrambi i suoi racconti. Nella chat, qualche sera fa, Triskell Edizioni ha detto che presto sarebbe uscito un nuovo romanzo della Keller. Sono curiosa :)
EliminaA chi lo dici..aspettare però mi mette in ansia...ahahahah..PAZIENZA...non è una parola che sta sul mio vocabolario ahimè
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