Titolo: Death Dance (orig. Danse macabre)
Autore: Laurell K. Hamilton
Editore: Nord
Genere: horror, erotico
Trama: (Dalla quarta di copertina)
"Dopo mesi di scaramucce e agguati, finalmente Jean-Claude ha riportato l'ordine nella comunità di vampiri di St. Louis e, per dare prova del suo rinnovato potere, invita in città i più antichi Master d'America. Essendo la sua serva umana, Anita Blake dovrebbe aiutarlo a organizzare l'evento; invece è distratta da una minaccia più spaventosa di qualsiasi altro mostro abbia mai affrontato: un test di gravidanza. Positivo. E se - come lei teme - il padre fosse davvero Richard, lei sarebbe obbligata a lasciare il suo pericolosissimo lavoro di Risvegliante, nonchè i suoi amanti, per iniziare una relazione stabile con lui. Eppure, per quanto una simile prospettiva sia atroce, al momento Anita è costretta a mettere da parte i problemi personali, perché uno degli ospiti di Jean-Claude, Augustine, si è presentato all'incontro con due affascinanti leoni mannari. Ufficialmente sono le sue guardie del corpo, ma Anita capisce subito che la realtà è ben diversa: Augustine li ha portati con sé per sfidare Joseph, il capo dei leoni mannari di St. Louis. Se uno dei due riuscisse a sconfiggerlo, aizzerebbe l'intero branco contro Jean-Claude, seminando il caos tra le creature della notte..."
Recensione:
Death Dance è il quattordicesimo volume della saga di Anita Blake, la sterminatrice di vampiri. E voi state per leggere la prima recensione negativa di questo blog.
Una delusione assoluta. E ve lo dico io, che sono una fan della Hamilton e che ho letto tutti i volumi della saga. Un libro che non ha né testa e né coda. Manca la trama, c'è un inizio, ma non una fine, non si capisce nemmeno dove vuole arrivare.
Death Dance è il quattordicesimo volume della saga di Anita Blake, la sterminatrice di vampiri. E voi state per leggere la prima recensione negativa di questo blog.
Una delusione assoluta. E ve lo dico io, che sono una fan della Hamilton e che ho letto tutti i volumi della saga. Un libro che non ha né testa e né coda. Manca la trama, c'è un inizio, ma non una fine, non si capisce nemmeno dove vuole arrivare.
Jean-Claude organizza questo grande evento, ok. Punto primo: perché? Insomma ogni volta che è arrivato un vampiro potente a St. Louis se la sono fatta sotto e hanno dovuto combattere con tutte le forze per eliminarlo o per farlo andare via, quindi perché cavolo invitare tutti i vampiri più potenti d'America? Istinto suicida? E punto secondo: ho finito il libro e mi sono chiesta: e tutti quei vampiri dove sono finiti? Se ne sono tornati buoni buoni a casa senza nemmeno muovere un dito? O_o Oh beh, uno ci ha provato, ma in quattro e quattr'otto, Anita l'ha rimesso al suo posto. Per fortuna che gli animali che rispondevano al suo potere erano gli uccelli, altrimenti avremmo avuto una scena d'action in tutto il libro, wow!
No, perché in questo libro il tema centrale non sono i vampiri, ma il test di gravidanza. E soprattutto: chi è il padre? E Anita dovrà lasciare il suo lavoro di risvegliante (che non pratica ormai da tempo, perché troppo occupata a - scusate la volgarità - scopare)? Oh, perché Anita è incinta, eh, ma l'ardeur non demorde, va nutrito, sì sì. E vai di uomini dal suo letto!
Questo romanzo è una de-lu-sio-ne. Ho letto sesso, pare mentali della protagonista e di Richard, sesso, ardeur e nuovi poteri (che sembrano non finire mai -.-) e una storia di sottofondo che non porta a un bel niente, poteva anche fare a meno di esserci.
Avete presente quando ripensate a un libro e vi passa per la testa un po' tutta la storia, soprattutto i momenti cruciali, quelli che vi hanno coinvolto di più? Ecco, se io ripenso a Death Dance non mi passa proprio un bel niente per la testa, se non cose come "gne, sono incinta e non voglio lasciare il mio lavoro" e "Richard, non fare il cattivo, non voglio lasciare per te tutti gli altri miei uomini!"
Sono stata dura in questa recensione, ma non potevo fare diversamente. Ho notato un calo nella qualità dei testi (dal punto di vista delle trame) già negli ultimi volumi, ma qui abbiamo quasi raggiunto il fondo, tanto che non so nemmeno se continuerò a seguire la saga. Se lo farò (giusto per accertarmi che la Hamilton si sia ripresa da questa sua fase deludente), acquisterò solo quelli in formato tascabile. Di solito compro sempre quelli, ma per la Hamilton avevo fatto un'eccezione. Fine della corsia preferenziale XD
Ah, voglio dire una cosa anche sullo stile. A me piace come scrive la Hamilton, ha uno stile che intriga e invoglia a continuare la lettura. In questo volume però mi sono abbastanza annoiata, come avrete capito XD. E soprattutto ho notato un cambiamento anche nella descrizione delle scene di sesso. Le prime erano appena accennate, molto hot, ma mai volgari. Di libro in libro, la Hamilton ha iniziato a descrivere tutti i particolari. Ora, lo dico apertamente: io non guardo i porno, non mi interessano. Apprezzo però l'erotico e se ci sono scene erotiche in un libro e sono scritte bene, le leggo volentieri. Ecco, tutto questo per dire che credo che la Hamilton ormai si stia allontanando da quello che si potrebbe definire erotico e si stia dando al porno D:
Death Dance: eh sì, son delusioni queste...
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