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Recensione in ANTEPRIMA: A prova di proiettile - Mary Calmes

Titolo: A prova di proiettile (seguito di Questione di tempo Vol. 1 e 2)
Autore: Mary Calmes
Editore:  Dreamspinner Press
Numero Pagine: 319
Traduttore:  N.A.M.
Prezzo: 6,99 $ + iva

Trama:
Dovunque vada, Jory Harcourt riesce sempre a mettersi nei guai, specialmente quando il suo partner, Sam Kage, sta lavorando sotto copertura per i federali.

Dopo essere stato obbligato dalla crisi finanziaria a chiudere la sua attività, Jory trova lavoro in un’agenzia matrimoniale. Ma in poco tempo la sua lingua senza freni e il suo atteggiamento senza mezze misure lo trascinano in un tiro alla fune fra un ricco ereditiere e un narcotrafficante. E come se la situazione non fosse già abbastanza delicata, Sam fa la sua comparsa facendo affari con il contrabbandiere della droga.

Fra gli uomini che lo vogliono e quelli che lo vogliono morto, Chicago sta diventando un po’ troppo affollata per lui; seguendo il consiglio di suo fratello, del suo fidanzato e dell’FBI, Jory vola alle Hawaii… dove un serio incidente minaccia gravemente il resto della sua vita. Riusciranno Sam e Jory a rimanere fedeli alle loro promesse e a dimostrare che il loro amore è veramente a prova di proiettile?

Recensione:
Ci tengo a precisare, prima che leggiate questa recensione, che sono in preda al cosiddetto “effetto Calmes” mentre la scrivo.
Quest’autrice su di me ha un particolare ascendente: aspetto sempre i suoi libri con impazienza e li divoro subito, senza sosta, fino all’ultima riga, esaltandomi in continuazione e ridendo di alcune scene che, per chi di voi ha letto questa e altre sue serie, in alcuni punti rasentano l’assurdo (ma anche questo fa parte del suo fascino).
Starei qui ore e ore e forse giorni a decantare Mary Calmes, ma devo parlare di questo terzo libro e farvi venire una voglia matta di leggerlo.
Per chi di voi non conosce la storia direi di andare a leggere i primi due libri perché sennò non capireste molto, per chi come me ha letto tutto sa che avevamo lasciato i nostri protagonisti finalmente felici, sposati, senza ulteriori assassini e psicopatici alle calcagna e con uno stuolo di cuori infranti su cui Jory beatamente camminava mano per mano con Sam.
Sembrerebbe siano passati 3 anni dalla conclusione dell’ultima storia e ritroviamo il nostro Jory rimasto solo da tre mesi con un Sam che lavora sotto copertura e di cui non si hanno più notizie.
In un certo senso penso che questo sia il libro di svolta per Jory, dico questo perché lui, nonostante sia stra-desiderato da tutti e abbia un carattere da “montagne russe”, parafrasando la sua descrizione nel libro, alla fin fine non si sente apprezzato per le sue doti e nonostante i suoi trent’anni è essenzialmente ancora immaturo.
Sa di essere bello e carismatico ma tranne quei pochi che sono poi la sua famiglia nessuno riesce a riconoscere il suo valore.
Questo bisogno di sentirsi desiderato costantemente che, posso dire, ha finalmente capito essere sbagliata alla fin fine serviva solo a colmare la sua mancanza di sicurezza in se stesso e il timore d’invecchiare (cosa assurda visto che dimostra ancora 24 anni).
 Gli altri lo trattano come un trofeo e lui in un certo senso, anche se non lo ammette, si lascia convincere di questa cosa e così non mette mai un vero e costante impegno in ciò che fa.

“Mi fai sempre lo stesso effetto,” disse lui con la testa appoggiata all’avambraccio allungato contro il muro, fece un respiro per calmarsi.
“Mi fai tremare le ginocchia.”
“Davvero?”
“Tutte le volte che mi baci.” Mi sorrise dall’alto e notai la peluria dorata sul suo labbro superiore. Tutto in lui era bello, gli toccai il viso e lui chiuse gli occhi.
“Tu mi ami.”
“Sono uno stupido cazzone che sa che è meglio non lasciarti da solo.” Fece un respiro lungo. “Non accadrà più. Siamo stati lontani per tre anni e ho odiato ogni singolo, merdoso minuto. Avrei dovuto imparare la lezione.”

Lo so voi direte, ma la trama ormai è sempre la stessa, Jory è una calamita per i guai, conteso da tutti: miliardari che lo vogliono, mafiosi che lo vogliono e che dopo lo vorrebbero uccidere, donne che non possono fare a meno di amarlo a prima vista, e l’elenco è ancora parecchio lungo. Però… io non so come faccia Mary, ma non puoi fare a meno di volerne ancora e ancora, i suoi personaggi ti entrano dentro, vorresti catapultarti nel libro per picchiare Jory quando si comporta da idiota e non ascolta nessuno, ma quando poi fa qualcosa di plateale per amore lo vorresti abbracciare. E sospiri quando torna nelle braccia del suo Sam, nonostante abbia tante altre possibilità a portata di mano.
Prenderesti a calci ex e nuovi pretendenti che ancora non si arrendono, e spezziamo una lancia in suo favore che questa volta chiarisce subito di non essere disponibile. Ma loro non lo vogliono proprio ascoltare, il che per mister non conosco la parola “No” è già un passo avanti.
Ci emozioniamo quando Sam dà sfoggio del suo amore facendo piazza pulita di chiunque poteva anche solo pensare di toccare il cuore che ormai appartiene a lui da quasi 10 anni… e ancora ci perdiamo nei pazzi discorsi di Jory e di come a volte riesca, in mezzo a tutto il suo sproloquiare, a dire la cosa giusta al momento giusto. Non si può fare a meno di ammirare la sua forza.
E non dimentichiamo come l’autrice riesca, unendo questa coppia, a renderla perfetta. Si completano a vicenda, non puoi non amarli e non appassionarti alle loro vicende.

“Pensare che lei sia tutta la sua vita è una cosa così arrogante.”
“E io sono la sua. È una cosa che va in tutti e due i sensi. Abbiamo una vita insieme che sì, a volte mi lascio un po’ sfuggire di mano, ma non pensi nemmeno per un attimo che lui sia disponibile per qualcun altro, perché mi è appartenuto dal primo momento che l’ho visto sdraiato in mezzo alla strada più di dieci anni fa.”
Si schiarì la gola. “Non avevo intenzione di…”
“Col cazzo, lei vuole Jory.”
“Si merita molto di più quello che lei gli sta offrendo.”
E, a quel punto, avrei detto qualcosa, ma Sam rispose troppo in fretta.
“No, ha tutto quello che vuole.”
“Col cavolo, lui…”
“Si merita di essere amato, signor Fisher, e lo è. Le posso assicurare che non c’è nessuno al mondo lo ami più di me.”

Leggi, leggi e non salti niente come, invece, a volte mi è capitato in altri libri dove parti descrittive diventavano pesanti da seguire, anche se ammetto che qui la Calmes ha insistito parecchio sulle descrizioni culinarie.
E a tal proposito, una cosa che mi ha stupito è che siamo passati da un Jory che non mangia quasi mai o mangia sempre in orari assurdi a uno che mangia in continuazione… sempre in orari assurdi,  però sembra un pozzo senza fondo! Questa cosa mi ha fatto sorridere e ho pensato: anche questo è merito di Sam? Meglio di quando abusava solamente di alcol, a quanto pare è cambiato davvero.
Ovviamente non mancheranno i momenti al cardiopalma perchè, come ben sapete, il nostro Jory è una calamita per i guai, quindi aspettatevi scene ad alta tensione.
Come sempre la Calmes non mi ha deluso. Il suo stile è unico, rende i suoi personaggi frizzanti e appassionati, te ne innamori subito e non li lasceresti andare più.
Ogni volta è un sogno ad occhi aperti e posso dire che solo pochi autori sono in grado di coinvolgere il lettore così. In un certo senso, diventano come amici oltreoceano che ti fanno sbirciare nella loro vita e a cui tu vorresti dire tante cose che loro non possono sentire. Ma alla fine arrivano ugualmente lì dove tu avresti voluto portarli, dopo  un lungo viaggio che porta a un lieto fine, non tanto da favola ma pieno d’amore perché alla fine è questo che vogliamo leggere: una semplice storia d’amore piena di difetti, di alti e bassi, comunque sempre una bella storia d’amore.


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